Si respira un'aria più serena sui mercati azionari, dopo che gli ultimi giorni erano stati davvero pesanti. Dopo il recente calo, c'è un miglioramento diffuso sulle piazze. L’indice MSCI World Index ha guadagnato il 1,22%, facendo registrare il maggiore incremento dalla primavera del 2017. A dargli lo stimolo maggiore sono stati i settori dei materiali (+1,79%), quelli dell'IT (+1,67%), dell'energia e oi titoli industriali. Negli Stati Uniti il Dow Jones Industrial Average è cresciuto fino a raggiungere quota 24.601 punti (+410 punti o +1,70%), dirigendosi verso la resistenza oraria a 25.293 (che rappresenta il massimo dallo scorso 7 febbraio). Buoni gli spunti anche per lo S&P500 (+1,39%) e il Nasdaq (+1,56%).
Europa e Giappone sui mercati
Per quanto riguarda l'Europa, registriamo
la crescita dell'Euro Stoxx 50 fino a quota 3.368 punti (+1,27%). Sembra quindi che ci stiamo scrollando di dosso le pressioni a vendere che c'erano state nell'ottava precedente.
Bene il DAX tedesco e il CAC40 francese, che segnano rispettivamente +1,45% e +1,20%. Bene anche i mercati asiatici, da Hong Kong (+1,35%), alla Corea. I mercati giapponesi sono invece in
ritardo, con il Nikkei 225 in calo a 21.254 punti (-0,65%). Visto il clima di diffuso ottimismo, chi ha fatto trading a breve sfruttando la strategia bande di Bollinger e Rsi 60
secondi sarà andato benone.
A proposito del Giappone, va sottolineato che Shinzo Abe ha annunciato settimana scorsa che nominerà di nuovo Kuroda per un secondo mandato al vertice della Banca del Giappone. Dal momento che la politica del governatore finora è stata molto dovish (ovvero accomodante), si sono ridotte le pressioni sullo yen giapponese (USD/YEN a 108 o -0,62%). Occhio alle medie mobili trading forex su questa coppia. Adesso c'è molta curiosità nel vedere come si è mosso l’indice sui prezzi al consumo di gennaio (stimato al 2%) e il PIL giapponese riferito al T4. Questi due valori potranno dare una spinta importante al mercato nei prossimi giorni e indirizzarlo in modo deciso.