L'Istat disegna un quadro positivo dell'economia italiana, che mantiene un profilo espansivo. Questo soprattutto grazie al miglioramento del commercio internazionale, vero tratto caratterizzante dell'ultimo periodo. Lo si legge nella nota mensile di febbraio sull'andamento dell'economia italiana. Secondo l'Istituto Nazionale di Statistica inoltre l'indicatore anticipatore, spia di quel che avverrà, rimane stabile su livelli elevati. Per questo motivo lo scenario futuro per il nostro paese si conferma abbastanza favorevole a livello macroeconomico.
Dati sull'economia italiana
Secondo i dati
statistici, i consumi finali nazionali sono andati in salita a livello congiunturale (+0,1%). L'intensità della spesa delle famiglie residenti e delle amministrazioni pubbliche è
stata identica. Nello specifico, per le famiglie le componenti della spesa sono coerenti con l'andamento complessivo e segnano un aumento sia per i consumi di beni durevoli che nei servizi
(+0,2%). La variazione congiunturale dei consumi di beni non durevoli invece è rimasta invariata. Circa l'inflazione invece, a febbraio è andata in decelerazione dopo tre mesi di
stabilità. Tuttavia ci si aspetta una crescita su ritmi moderati nei prossimi mesi.
Per quanto riguarda il mercato del lavoro, l'Istat evidenzia che i principali indicatori sono rimasti ai livelli dei mesi precedenti. Anche le prospettive future per il lavoro sono sostanzialmente stabili. Alla fine del 2017 la produttività del lavoro si è risvegliata, visto che gli indici sono andati in aumento. E' un fattore importante questo, dal momento che si tratta del grande punto debole dell'economia italiana. Sulla base dei dati trimestrali di contabilità nazionale, c'è stato un modesto aumento delle ore lavorate e delle unità di lavoro, mentre invece la produttività è migliorata. In sostanza ogni posizione e ora impiegata hanno 'fruttato' in maggior misura.
Ricordiamo che settimana scorsa l'Istat ha confermato i dati sulla crescita del Pil nel quarto trimestre a +0,3% su trim e +1,6% su anno. Il Pil corretto per gli effetti di calendario nel corso del 2017 è cresciuto dell'1,5%.