FED sotto i riflettori dei trader questa settimana

Comincia all'insegna dell'incertezza l'ottava per l'euro sul mercato valutario. La divisa comunitaria si muove attorno la soglia di 1,23 nei confronti del dollaro, mentre prima che partissero le contrattazioni in Europa il cross valuta unica/biglietto verde era sceso fino a quota 1,2267. Ad ogni modo non ci si attendono grossi movimenti di qui a breve, perché seppure gli investitori rimangono preoccupati per le tensioni tra gli Stati Uniti e il resto del mondo sul fronte delle politiche commerciali, il focus è tutto per le decisioni della banca centrale americana. La FED infatti si riunisce a giorni ed è pronta ad annunciare altro rialzo dei tassi.

In attesa della FED

fedIl mercato sembra proprio che si stia preparando per quello che sarà il più importante appuntamento di politica monetaria di questo mese. L'indicatore Aroon (settaggio e strategie base) rivela infatti poca tensione sul prezzo dell'euro-dollaro. Gli investitori si sono messi alle spalle l'appuntamento interlocutorio della scorsa settimana con la riunione della BCE. Adesso sono concentrati sul meeting della Federal Reserve americana del 20-21 marzo. Ci sono tutte le premesse perché si realizzi il primo rialzo dei tassi del 2018.

 

Va detto comunque che tra i membri della Fed ci sono diverse idee. Ad esempio il Presidente della Fed di Chicago, Charles Evans, ha suggerito di posticipare per il momento ulteriori rialzi. Eric Rosengren, il Presidente della Fed di Boston, invece sostiene l'opposto sulla base dei dati robusti della ripresa USA.

Intanto nei giorni scorsi il Dollar Index ha stampato un nuovo massimo di 2 settimane venerdì 16 marzo (è interessante osservarne l'andamento con un grafico point and figure trading). Questa mattina inoltre il DXY aveva inizialmente esteso la sua marcia al rialzo cercando di consolidare la recente rottura dell'handle da 90.00. Ricordiamo che sono tre le sedute consecutive messe al rialzo dall'indice sul biglietto verde.