Bilancia commerciale Cina, è deficit (che sorpresa)

Il dato di oggi sulla bilancia commerciale cinese alimenta ulteriormente le preoccupazioni sugli sviluppi della guerra commerciale con gli Stati Uniti. Contro ogni previsione infatti, il report indica che non solo non c'è stato un surplus - atteso in lieve diminuzione - ma addirittura una inversione di segno, col passaggio in deficit. Secondo i dati infatti il paese del Dragone è passato dal surplus di 33,75 miliardi di dollari americani a un inatteso deficit di 4,98 miliardi.

Analisi della bilancia commerciale

bilancia commerciale cineseIl motivo di questo crollo improvviso è da cercare soprattutto nell'aumento delle importazioni (salite del 14% dal +6,3% precedente), ma anche nella flessione delle esportazioni (che sono diminuite del 2,7% dopo un'impennata del 44,5% rilevata a febbraio). E soprattutto, fa riflettere il fatto che il calo maggiore riguarda le consegne verso gli Stati Uniti, che proprio sui beni cinesi hanno imposto tariffe e dazi.

 

È la prima volta da febbraio 2017 che la Cina si trova a fare i conti con una bilancia commerciale in deficit. In quell’occasione il rosso era stato di -9,15 miliardi di dollari. Se si esamina il dato della bilancia commerciale tra USA e Cina, ci si accorge che il surplus commerciale cinese è sceso a 15,4 miliardi di dollari, mentre prima era 21 miliardi.

 

Va detto che alcuni economisti avevano segnalato il rischio di una battuta d’arresto, tenuto conto che l'inizio dell'anno era stato segnato da un forte miglioramento. Quest'ultimo era stato propiziato dall’accelerazione delle consegne di beni da parte delle aziende cinesi prima della lunga pausa festiva del capodanno lunare, caduta a metà febbraio. Tuttavia è chiaro che il deficit della bilancia commerciale cinese ha subito fatto sentire i suoi effetti sul mercato. L'azionario asiatico è stato appesantito da questa notizia, e l’andamento delle Borse orientali è stato molto contrastato. Tra gli indici principali si segnala uno Shanghai a -0,65%, un Hang Seng sulla parità e un Nikkei a +0,64%.