Continua ad essere un problema l'inflazione in Europa. Secondo i dati preliminari che sono stati pubblicati oggi dall'Ufficio statistico europeo (EUROSTAT), la stima flash dell'indice dei prezzi al consumo è all'1,2%, su base tendenziale. un dato inferiore alle aspettative degli analisti che puntavano all'1,3%. Ma è anche un dato inferiore rispetto al mese precedente. Cala anche l'inflazione "core", ovvero quella depurata delle componenti maggiormente volatili come energia, cibo e tabacchi. E' infatti scesa allo 0,7% dall'1% del mese precedente. Si tratta del livello più basso a 13 mesi.
La BCE sbatte ancora sull'inflazione
Questa marcia a rilento dell’inflazione nella zona
euro alimenta le probabilità che la Banca Centrale Europea continui ad avere un approccio molto cauto riguardo l'addio alle misure di stimolo monetario. Siamo infatti ancora
molto distanti dal target di inflazione fissato dalla Eurotower che è al 2%. Appena pochi giorni fa il capo della BCE Mario Draghi aveva affermato che c'era una "invariata fiducia” che
l’inflazione si stia avvicinando all’obiettivo della banca centrale. Molti analisti ritengono ora che la BCE possa aspettare fino a luglio (un mese dopo rispetto alle previsioni iniziali) per
fornire ai mercati le linee guida aggiornate sulle sue intenzioni di iniziare a chiudere il programma di stimolo.
Sul fronte valutario, dopo che ieri c'era stata una discesa moderata per il cross Euro / Dollaro USA (-0,30% rispetto alla seduta precedente) questa mattina la situazione si ribalta con la valuta unica in lieve progresso contro il biglietto verde. La coppia si muove a ridosso del livello 1,20. Se osserviamo l'indicatore ROC trading (rate of change) vediamo che sta risalendo ed è ormai prossimo alla linea dello zero. Questo significa che potrebbe esserci un possibile ritorno in area 1,20, pur mantenendo la tendenza di fondo ribassista.
Infatti se osserviamo l'andamento del grafico e la formazione su candele giapponesi figure trading si può notare un ampliamento della trend-line discendente al test del supporto 1,19 con area di resistenza verso quota 1,2069. La figura ribassista suggerisce la probabilità di testare nuovi minimi identificabili in area 1,1843.