La finanza di Londra si è svegliata con una notizia choc per il mondo delle telecomunicazioni. British Telecom ha infatti annunciato un mega-taglio di 13mila dipendenti in tre anni in occasione di un piano di riorganizzazione del personale. Immediato è stato il tracollo in Borsa del titolo, che ha perso finanche il 9%, penalizzato anche dai dati di bilancio negativi.
La giornata nera di British Telecom in Borsa
Il piano di tagli riguarda in special modo figure dirigenziali e di middle management, mentre a livello di tecnici e addetti al servizio clienti
il lavoro dovrebbe addirittura aumentare fino a 6mila unità. Grazie a questo corposo piano, la compagnia mira a risparmiare 1,5 miliardi di sterline nel giro di un triennio (1,7 miliardi di
euro).
Il piano dovrebbe semplificare il modello di business del gruppo di telecomunicazioni britannico. Secondo un comunicato diffuso dall'azienda, questo massiccio piano di riorganizzazione garantirà una crescita sostenibile in termini di valore, focalizzandosi sulla realizzazione di esperienze differenziate per cliente.
I dati di bilancio
Come detto, il crollo alla Borsa di Londra è stato causato anche dai conti deludenti. Il gruppo di Oltremanica ha annunciato di avere chiuso l'esercizio 2017-18 con ricavi in calo dell'1% a 23,7 miliardi di sterline. L'utile per azione è sceso del 3% a 27,9 pence. Per l'anno fiscale in corso il gruppo di telecomunicazioni britannico si aspetta ricavi in calo del 2%.
Va anche detto che BT ha annunciato di aver trovato una intesa sul finanziamento in 13 anni del suo deficit pensionistico. Parliamo di ben 11,3 miliardi di sterline. Pagherà 2,1 miliardi entro il 2020 e ulteriori 2 miliardi grazie al ricavato della emissione di obbligazioni. Nel decennio successivo invece effettuerà pagamenti annuali di circa 900 milioni di sterline.
Come detto, queste notizie hanno penalizzato pesantemente il titolo alla Borsa di Londra. Dopo essere precipitate anche del 9%, i titoli di BT sono poi leggermente risaliti fino a 221,85 pence (-7%).