Deutsche Bank, arriva la bocciatura agli stress test della FED

I risultati degli stress test della FED bocciano la divisione americana di Deutsche Bank. Il colosso tedesco riceve così un altro schiaffo dagli USA (con i quali il rapporto è stato spesso molto tormentato). La "figlia americana" della banca di Francoforte non ha superato gli stress test a causa di "debolezze qualitative". Non è la prima volta che succede, anzi a essere precisi in ben tre degli ultimi quattro anni è giunta la bocciatura.

La bocciatura di Deutsche Bank

deutsche bankQuesto boccone amaro che si va ad aggiungere ad un altro, ovvero l'inserimento - avvenuto tempo fa - di Deutsche Bank nella lista delle banche con problemi da parte della Federal Deposit Insurance Corp, l'agenzia di assicurazione dei depositi americana. Ma  acosa si riferiscono le "debolezze quantitative" di cui parla la FED? Si tratta di carenze ampie e critiche nelle pratiche di pianificazione del capitale. Questi fattori di criticità fanno ritenere che Deutsche Bank US possa non essere in grado di determinare in modo efficace i propri bisogni di capitale per il futuro.

 

Va detto che Deutsche Bank non è il solo istituto che è stato bacchettato dalla FED. Certo, per gli altri le ramanzine sono di tono molto minore. Ad esempio a Goldman Sachs e Morgan Stanley è stato imposto il limite di mantenere i fondi distribuiti agli azionisti sugli stessi livelli degli ultimi anni. Questo al fine di consolidare i loro bilanci. Nei confronti di altri 6 istituti di credito (tra cui JPMorgan, American Express e M&T Bank), la Federal Reserve ha poi stabilito che vengano rivisti al ribasso i piani di distribuzione di capitale. Si tratta comunque di piccoli accorgimenti, che non impediscono alla FED di annunciare che "le grandi banche hanno forti livelli di capitale, anche a seguito dell'approvata distribuzione di capitale".

 

Inevitabilmente questo riconoscimento ha fatto scattare un'ondata di annunci da parte delle banche sui propri piani di distribuzione, con Citigroup e JPMorgan che alzeranno il dividendo rispettivamente del 41% e del 43%. Anche Wells Fargo, a dispetto degli scandali che l'hanno coinvolta, è stata promossa senza problemi.