Consumi, il Food Delivery coinvolge un italiano su dieci

Cambiano i consumi degli italiani. Almeno su dieci almeno una volta al mese chiede online la consegna del cibo a casa (Food Delivery). E' quanto emerge da uno studio della Ismea/Nielsen. Per la precisione il numero di soggetti che ricorrono alla consegna a domicilio tramite servizi online è l'8% della popolazione, circa 4,4 milioni. Per lo più si tratta di consumatori nella fascia di età 25/34 anni.

Consumi e Food Delivery

food deliveryIn una realtà assai tradizionalista in fatto di cibo come quella italiana, il fatto di ordinare a domicilio fino a pochi anni fa era una prassi legata solo ad alcuni locali, come pizzerie o ristoranti orientali. Altrove invece (specie in Stati Uniti o Regno Unito) era una pratica già consolidata per qualsiasi offerta culinaria. Negli ultimi anni però le cose sono cambiate e le abitudini riguardo i consumi alimentari degli italiani sono hanno spinto sempre più verso la diffusione delle società di food delivery. Alcune hanno una diffusione internazionale, molte solo nazionale o locale. La copertura viene garantita in modo forte nelle grandi città, mentre nelle periferie è assai ridotta.

I dati sul Food delivery

La motivazione per cui si abbraccia il Food Delivery va dalla scarsa voglia o tempo di cucinare oppure la comodità di garantirsi piatti serviti senza per questo doversi recare in locali e ristoranti. Il panorama delle proposte è ampio, perché si passa dalla classica pizza fino ai piatti etnici oppure anche ai classici della tradizionale alimentare italiana. Proprio riguardo ai consumi, una recente ricerca ha definito la top 10 delle cucine più desiderate: pizza, hamburger, giapponese, cinese, italiano, panini e piadine, indiano, pollo, greco, dolci e gelato.

 

La consegna avviene principalmente in bicicletta o con motorini, che sono più comodi e pratici delle auto (per ragioni prettamente di traffico). I tempi di consegna non superano in genere mai l'ora, ma è possibile stabilire una fascia oraria precisa. Il pagamento è prevalentemente online, mentre il contato spesso non è neppure consentito. Anche gli stili di vita personali e professionali influenzano l’andamento di questo mercato. A ordinare di più via internet sono soprattutto impiegati (40%) e studenti (34%), seguiti dai liberi professionisti (14%) che sono però coloro che amano di più variare le cucine e sperimentare nuovi piatti.