Innovazione in Italia a rilento. Peggio di noi solo la Grecia

L'Italia non punta abbastanza sull'innovazione, e il divario rispetto al resto d'Europa si amplia sempre di più. Al punto che soltanto la Grecia fa peggio di noi, secondo uno studio fatto da Assirm (Associazione delle aziende di ricerche di mercato). L'indicatore di sintesi che esprime questa tendenza, per l'Italia arriva al 6,9. Poco più della metà rispetto a quello della Francia (11,7) e quasi un terzo rispetto a Regno Unito (18,0) e Germania (17,7). In vetta c'è la Svezia con 21,4.

L'Italia e l'innovazione scarsa

innovazioneL’Assirm Innovation Index, che misura la capacità di un paese di promuovere e generare innovazione, viene calcolato come sintesi di tre sotto-indicatori. Si tratta dell'investimento in ricerca e sviluppo, delle condizioni macro-economiche e del quadro psico-sociale. In pratica l'idea di fondo è che la spinta verso l'innovazione di un paese deriva sia dall’investimento in ricerca e sviluppo, sia delle sue condizioni macro-economiche e psico-sociali. Questo indicatore viene calcolato mettendo in relazione 11 paesi europei: Italia, Austria, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Grecia, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia, Regno Unito.

 

Il rallentamento del ritmo italiano appare risentire di alcuni fattori. Non tutti sono di tipo economico. Di sicuro l'economia italiana registra una leggera decelerazione, ma è un trend coerente con il resto della zona Euro. Tuttavia per l'Italia ci sono alcune particolarità da evidenziare. Ad esempio la diminuzione della domanda estera netta e degli investimenti. Proprio questi fattori avevano contribuito a spingere l'indice italiano da 3,6 fino a 6,4 nel corso del 2017. Scemati questi fattori, la spinta innovativa italiana si è ridotta.

Inoltre la bassa spinta verso l'innovazione risente in Italia anche del calo della fiducia dei consumatori e delle imprese (anche per via dello stallo politico vissuto dall'Italia da marzo fino a giugno), nonché delle tensioni dovute alla guerra dei dazi innescata dagli Usa sui mercati internazionali.