Lira turca, giornata di tregua dopo il crollo di lunedì

La lira turca continua a stazionare nei pressi del suo minimo storico contro il dollaro. Sono le preoccupazioni riguardo la tensione tra Trump e Erdogan a far sentire il loro peso. Dopo che Washington ha detto di riesaminare l'accesso al mercato statunitense delle esportazioni dalla Turchia, la Lira è scesa lunedì fino al 5,5% a quota 5,4250 per dollaro, un minimo storico. S'è trattato del suo maggiore crollo infragiornaliero in quasi un decennio. Martedì invece è scivolato dentro e fuori dal territorio negativo ed è stata scambiata a 5.3035 per dollaro, evidenziando un three white soldiers pattern.

I fronti caldi per la Lira turca

lira turcaLa profondità di questa fuga dalla Lira riflette un crescente scetticismo circa la conduzione della politica monetaria sotto Erdogan, da sempre "nemico dei tassi di interesse", e l'impatto del peggioramento dei legami con gli Stati Uniti, alleato della NATO e principale partner commerciale. La debolezza cronica della lira (che ha perso il 27% sul dollaro e il 26% rispetto all'euro da un anno all'altro) ha messo il turbo all'inflazione, salita a quasi il 16%.

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La Lira e la banca centrale

Il crollo della valuta aveva spinto la Banca Centrale a ritoccare pesantemente i tassi di interesse qualche mese fa. Dopo l'elezione (con pieni poteri) di Erdogan, però il quadro sembra essere cambiato. Per questo motivo la caduta della lira viene adesso amplificata dalle preoccupazioni che la banca centrale non agirà per sostenere la Lira. Semplicemente perché Erdogan non vuole. Lui mira a ridurre i costi di finanziamento per alimentare la crescita del credito e l'espansione economica. Gli economisti dicono che invece che l'economia è surriscaldata e ha bisogno di tassi più alti. L'apparente riluttanza della banca centrale all'aumento ha accentuato le preoccupazioni sulla sua capacità di agire indipendentemente dal presidente, che ha nominato il genero Berat Albayrak come ministro del tesoro e delle finanze il mese scorso.

 

Le tensioni con gli Stati Uniti hanno solo minato ulteriormente il sentiment degli investitori stranieri, sui quali la Turchia conta di finanziare il suo crescente deficit di conto corrente. A sua volta il crollo della lira ha acuito la preoccupazione degli investitori circa le prospettive per le società turche, che potrebbero faticare a rimborsare circa $ 223 miliardi di debiti che hanno raccolto in dollari ed euro.