Reddito disponibile, l'OCSE avverte: in Italia sta calando

Mentre nell'area OCSE il reddito disponibile delle famiglie cresce, in Italia invece è diminuito. Questo è il dato poco incoraggiante reso noto dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.

I dati sul reddito disponibile

redditoL'ente che raggruppa le principali economie avanzate del mondo, ha infatti evidenziato che nell'intera area che copre la crescita procapite dei redditi reali nel primo trimestre 2018 è stata dello 0,7%, rispetto allo 0,4% registrato nell'ultimo trimestre del 2017. Invece in Italia - ma anche in Francia - il reddito disponibile delle famiglie al netto dell’inflazione è sceso dello 0,2%. Secondo l'organizzazione che ha sede a Parigi, la crescita dei redditi reali è una misura più accurata del "benessere" delle famiglie rispetto al PIL pro-capite. Per questo dovremo preoccuparci.

 

Va detto che se si considera soltanto l'Europa, il dato evidenzia un calo dello 0,1%. Una diminuzione che stride con la crescita registrata nel PIL trimestrale, che era arrivato allo 0,4%. Bisogna però sottolineare che a livello di Eruopa il dato sul reddito disponibile risente di una forte disomogeneità. A fronte della perdita di potere di acquisto reale in Italia e in Francia, c'è il notevole balzo della Germania che va allo 0,9%. Nelle altre principali economie dell’area, in Gran Bretagna la crescita dei redditi reali procapite delle famiglie è stata dello 0,2% nel primo trimestre. Se ci spostiamo oltreoceano, negli USA la crescita è stata dello 0,9%.

Retribuzioni e costo della vita

Il dato riguardante l'Italia evidenzia quindi che le retribuzioni non sono allineate con l'aumento del costo della vita. E nell'intero panorama internazionale siamo tra quelli meno allineati di tutti. Mentre la media generale Ocse indica che la crescita del Pil pro capite ha superato dello 0,5% l’aumento dei redditi, da noi in Italia la distanza è molto più sostenuta: è giunta all'1,6%. Per questo motivo c'è chi spinge per il ripristino dei meccanismi automatici di adeguamento, come la scala mobile e l’inflazione programmata.