Lira senza pace, ancora segno rosso contro il dollaro

 

La pressione attorno alla Lira Turca continuano ad essere forti. Questa mattina la valuta di Ankara perde ancora terreno, perché lo stallo tra Turchia e Stati Uniti sul destino del pastore cristiano Brunson non sembra destinato a modificarsi a stretto giro. Di conseguenza, neppure le tensioni mostrano segni di allentamento.

La caduta della Lira continua

 

liraIl clima di tensione sta affondando la Lira, che è scesa dell'1,1% contro il dollaro a 6,1000 rispetto a una chiusura di 6,0330. Se prendiamo la lista broker forex regolamentati Consob e ne scegliamo uno, possiamo vedere che i dati storici mostrano come la Lira sia in calo del 38% quest'anno. Il tutto alimentato dalla preoccupazione per l'influenza del presidente Tayyip Erdogan sulla politica monetaria.

 

Ankara ha accusato Washington di intraprendere "la guerra economica" e di non rispettare il suo sistema legale su Andrew Brunson, il cui processo in Turchia sulle accuse di terrorismo - che lui nega - ha inasprito i legami tra gli alleati della NATO. Il portavoce di Erdogan ha detto che i commenti del consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Donald Trump - John Bolton - hanno chiaramente dimostrato che gli Stati Uniti stanno prendendo di mira l'economia della Turchia. Secondo quest'ultimo la Turchia ha fatto un "grosso errore" nel non liberare Brunson, e che"la crisi tra Ankara e Washington può essere risolta immediatamente” se il governo turco “fa la cosa giusta come alleato della Nato, parte dell’Occidente, rilasciando il pastore Brunson senza condizioni”.

 

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Nel frattempo Trump questo mese ha raddoppiato le tariffe sulle importazioni di metallo dalla Turchia, spingendo Ankara ad aumentare per pari importo le tariffe sulle importazioni di auto, alcol e tabacco statunitensi. Ankara ha inoltre avviato una denuncia contro le controversie dell'OMC sulle tariffe.