Panasonic scappa da Londra per via della Brexit. Andrà ad Amsterdam

La questione Brexit comporta una fuga eccellente da Londra. Il colosso tech Panasonic ha infatti deciso di spostare il suo quartier generale ad Amsterdam, per evitare eventuali problemi di natura fiscale dovuti all'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea. Nel Regno Unito il trasferimento riguarderà una intera unità di 20-30 persone che si occupa di auditing e delle operazioni fiscali. Rimarranno invece nella City lo staff dell'ufficio delle relazioni con gli investitori rimarrà a Londra.

La scelta di Panasonic

panasonicLa decisione è stata anticipata dal giornale Nikkei, che ha citato come fonte proprio l'amministratore delegato in Europa dell'azienda giapponese, Laurent Abadie. Secondo Abadie la cosa è ormai definita, ma la Panasonic potrebbe comunque considerare la sede inglese come 'paradiso fiscale' se dovesse abbassare le imposte sui profitti delle imprese. L'ad inoltre ha messo in evidenza che la società ha impiegato 15 mesi per definire il piano di trasferimento da Londra alla capitale olandese. Non verranno toccate invece le altre sedi amministrative, divise principalmente tra la Germania e la Spagna.

 

Il nocciolo della questione è il trattamento fiscale delle aziende che decideranno di rimanere a Londra. La Gran Bretagna aveva anticipato un abbassamento delle tasse, ma per alcune società questa cosa si tramuterebbe in un boomerang. Infatti la designazione di 'tax heaven' dove operano, potrebbe comportare un maggior carico fiscale nelle loro nazioni di provenienza. A questo problema si aggiunge poi anche il panorama di dubbi innescato dalla Brexit, riguardante il trasferimento delle merci e il libero flusso delle persone.