Lavoro e laurea, in Italia per quattro 30enni su 10 è stata inutile

Il mondo del lavoro in Italia non premia i giovani laureati. Quelli che a 30 anni sono in possesso del più importante titolo di studio, infatti solo nel 60% dei casi hanno un lavoro consono al proprio percorso di studi. Ben 4 su 10 invece rientra nella categoria dei disoccupati oppure dei sottoccupati.

Lavoro e titoli di studio

lavoro e laureaLa fotografia del mondo del lavoro dei laureati è stata scattata dall'Osservatorio statistico dei consulenti. In base a questa analisi, nel 2017 degli oltre 1,7 milioni di trentenni con la laurea, quasi un quinto di essi è privo di una occupazione (per la precisione il 19,5%, ovvero 344.000). Un altro 19% (circa 336.000) invece è in una condizione di sottoccupazione, visto che il suo lavoro non richiederebbe alcuna laurea. La percentuale di coloro che invece riescono a trovare un lavoro adeguato al proprio percorso formativo è del 61,5%. Dati che fanno riflettere, se si pensa al tempo delicatissimo della disoccupazione giovanile.

 

Il mondo dei laureati riesce però ad avvicinarsi al lavoro con maggiore facilità rispetto ai diplomati. Nel 2017 infatti il tasso di occupazione dei trentenni laureati è dell'81,3% (tra quelli che hanno un posto coerente al titoli di studio e quelli che invece sono sottoccupati). Per i diplomati (alle superiori) invece la percentuale si ferma al 73%. Il divario si fa molto ampio rispetto invece ai giovani diplomati di scuola media, che trovano lavoro solo nel 57% dei casi. Le prospettive d'inserimento nel mercato occupazionale, migliorano per coloro che hanno raggiunto almeno un titolo secondario superiore.

Lo stipendio cambia

Il vantaggio di avere una istruzione qualificata si manifesta però quando è il momento di prendere lo stipendio. Infatti il possesso di un titoli fa sì che la retribuzione mensile media dei laureati sia di circa 1.632 euro. Si tratta del 20% rispetto a quanto prende in media un diplomato (1.299), e del 30% in più rispetto allo stipendio medio di un lavoratore con la sola licenza media (1.139). Va precisato però che questo divario dipende molto anche dall'occupazione. Ad esempio, quasi non esiste differenza tra un trentenne psicologo (1.351 euro) e lo stipendio di un diplomato medio. Rispetto a un diplomato medio invece un ingegnere o un medio 30enne percepisce circa 550 euro in più.