Stipendi, ecco chi guadagna di più al primo lavoro

Gli stipendi più alti al primo impiego spettano a chi si laurea, e spesso sono anche molto più alti in confronto ai diplomati. I maggiori in assoluto risultano nelle aree tecnico scientifiche. E' quanto emerge da uno studio della OD&M Consulting, società che si occupa di risorse umane.

I dati sugli stipendi

stipendioSecondo il rapporto relativo ai dati del 2017, le gratificazioni maggiori sono soprattutto per chi fa ingegneria, ma anche matematica e informatica. Questi neolaureati una volta che fanno ingresso nel mondo del lavoro (1-2 anni di esperienza) riescono ad ottenere uno stipendio annuo fisso che in media è di circa 26.608 euro (che per gli ingegneri sale a 28mila). Se confrontato con il dato opposto, ovvero lo stipendio minore che spetta ai diplomati, la forbice iniziale è del 15,8%. Col passare degli anni questo divario si amplia sempre di più, per raggiungere il 17,4% dopo 5 anni (laureato 28mila, diplomato 24mila). Peraltro solo in questo momento un diplomato riesce ad arrivare allo stipendio che invece i suoi colleghi laureati hanno avuto all'inizio della carriera.

Le tipologie di lauree e i compensi

 

Come detto però, non tutte le lauree sono uguali. Le differenze per tipologia si fanno sentire anche in busta paga. Se alla prima occupazione è la laurea tecnico-scientificha a valere di più, anche quella magistrale premia abbastanza, visto che lo stipendio di partenza è di 26 mila euro. I laureati in discipline giuridico-economiche hanno una retribuzione superiore alla media del 3,5%, poco meno di 900 euro.

Le lauree che invece se sentono di meno nella busta paga sono quelle nelle discipline umanistiche: appena 22.400 euro. In questo ambito le più penalizzate sono quelle relative all'ambito letterario (20.976 euro). Se ricordiamo quanto guadagna un ingegnere al primo impiego (in media 28mila), la differenza è davvero grande (34,3% in meno!).

 

E tra uomini e donne? Indipendentemente dal titolo di studio e dall’anzianità professionale, la retribuzione maschile è di solito sempre superiore. Lo scarto si riduce tra i laureati, mentre si amplifica tra i non laureati.