Continua il momento molto negativo del dollaro australiano, che sta scivolando pesantemente contro il collega americano e potrebbe raggiungere presto i minimi di 10 anni. La caduta è così rapida che molti vi rivedono la crisi che colpì la divisa dell'Australia nel lontano 2008, proprio dieci anni fa.
Le dinamiche del dollaro australiano
Attualmente la coppia AUD/USD sta
scendendo al livello 0,707, e il Commodity
channel index CCI indicatore punta al ribasso. Presto potrebbe arrivare a testare il supporto dal grande valore psicologico di 0,700. Proprio la rilevanza di questo livello
potrebbe fungere da ostacolo verso pericolose fughe ribassiste del dollaro australiano, trattenendo per un po' il cambio.
Ma cosa sta penalizzando il dollaro australiano? Due elementi tra loro complementari sono in azione. Da una parte c'è la questione della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. Il Dollaro Australiano infatti risente enormemente di questo conflitto, visto che l'Australia è un'economia aperta che fa molto affidamento sulle esportazioni e che il principale partner commerciale dell'Australia è proprio la Cina. Il fatto che le tensioni sino-americane non diano segnali di miglioramento trasforma l'AUD in una vittima collaterale.
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Il secondo elemento importante riguarda le politiche monetarie della Banca Centrale dell'Australia. L'istituto centrale infatti ha mantenuto i tassi di interesse fermi all'1,5% dal lontano 2016, in modo tale da sostenere l'export. Secondo molti analisti, il costo del denaro dovrebbe rimanere fermo nel 2018 e forse anche nella prima parte del 2019. Probabilmente l'istituto centrale vuole mantenere un tono fermo sulle sue posizioni e non alimentare speculazioni sul possibile rialzo dei tassi in un prossimo futuro. In sostanza cerca di dare stabilità, ma questo frena ogni possibile slancio dell'AUD.