Mercato del petrolio sotto pressione, raggiunto il minimo di 2 mesi

Si addensano molte nubi sul mercato del petrolio, la cui quotazione ha toccato il minimo degli ultimi due mesi circa allontanando (se non altro per il momento) l'ipotesi ottimistica di un barile a 100 dollari.

I dati del mercato del petrolio

Partiamo dai dati. Il Brent è scivolato sotto i 73 dollari al barile, perdendo il 3,06%. Il WTI invece è sceso del 2,77% portandosi verso i 63,5 dollari. Inoltre dall'indicatore macd segnali operativi trading arrivano ancora in senso ribassista. Rispetto al picco che è stato raggiunto a ottobre, i prezzi del petrolio statunitense sono in calo del 17%.

mercato delpetrolioSono due i fattori più penalizzanti al momento. Anzitutto lo squilibrio tra domanda e offerta che sta premiando quest'ultima, in secondo luogo i timori di un rallentamento dell'economia globale (acuita dalla disputa commerciale tra gli Stati Uniti e la Cina), che finirebbe per ridurre la domanda globale di orro nero. Eppure in un contesto di debolezza del biglietto verde e di recupero delle piazze azionarie, si dovrebbe assistere a un bel rialzo delle quotazioni del petrolio.

 

Suggerimento: il mercato del petrolio e quello delle valute sono molto connessi. Ma prima di fare operazioni è sempre meglio studiare una buona guida ai migliori forex broker italiani autorizzati.

 

Sul mercato sta pesando in modo forte il fatto che Russia, Stati Uniti ed OPEC hanno aperto i rubinetti e inondato il mercato di greggio, con produzioni da record che hanno indotto gli speculatori a prendere profitto abbandonando le posizioni long acquisite in precedenza. Il tutto a dispetto dell’entrata in vigore delle sanzioni Usa sulle esportazioni iraniane, che teoricamente dovrebbero abbassare l'offerta globale e quindi stimolare il prezzo. La produzione russa viaggia sui massimi dalla fine dell’era sovietica e quella Usa ha superato gli 11 milioni di barili al giorno.