Dazi, resta lontana la schiarita tra USA e Cina

Non è arrivata alcuna schiarita sul fronte dei dazi tra USA e Cina, e gli investitori sperano che questa possa giungere dall'incontro fra il presidente Donald Trump e il suo omologo cinese Xi Jinping in programma alla fine del mese in occasione del summit del G20, che si terrà in Argentina. A dire il vero, grandi speranze di una vera svolta non ce ne sono. Nella migliore delle ipotesi, gli investitori si aspettano che i due leader confermeranno almeno di voler tenere aperto un canale dei negoziati.

La situazione sul fronte dazi

dazi usa cinaIl presidente degli Stati Uniti venerdì ha dichiarato che potrebbe non imporre ulteriori dazi sui beni cinesi, dopo l’invio da parte di Pechino di una lista di misure che vuole adottare per risolvere le tensioni commerciali fra i due Paesi. Il documento cinese include 142 attività divise in tre categorie che però gli USA al momento non ritengono sufficienti. Trump ha sottolineato che sono rimaste fuori quattro o cinque cose molto importanti. Washington desidera che Pechino faccia dei sostanziali cambiamenti riguardo la protezione della proprietà intellettuale, il trasferimento tecnologico, le sovvenzioni industriali e l’accesso al mercato domestico.

 

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Rimane ancora vivo il rischio che gli USA introducano altri dazi (stimati al 10% e previsti in rialzo fino al 25% entro la fine dell’anno). Del resto il vice presidente degli Stati Uniti, Mike Pence, ha appena ribadito presso il forum APEC, che Washington potrebbe addirittura raddoppiare le tariffe. Anche se il governo cinese sta dimostrando la volontà di negoziare, sembra poco probabile che si arrivi a una soluzione in tempi brevi.

Le ripercussioni sullo Yuan

Già questo basterebbe a diffondere un sentimento di debolezza attorno alla yuan cinese. A questo si deve aggiungere anche il fatto che diversi numeri economici sono stati deludenti (ad eccezione dell'aumento del 5,9% della produzione industriale), e mostrano che l'economia nazionale non ha basi troppo solide. Questo rafforza l'idea che Pechino non sarà in grado di resistere alle nubi temporalesche che si formano dalla guerra commerciale USA-Cina. Tuttavia in settimana la coppia USD / CNY è rimasta in equilibrio verso 6.950 (da primavera in poi è scesa del 10%) e non ci sono figure di inversione candele giapponesi. Ci aspettiamo che lo yuan cinese continui a restare in balia degli annunci dei media nelle settimane precedenti alla riunione fra Trump e Xi.