Banca centrale d'Australia, dalle minute emerge un tono dovish

I verbali dell'ultima riunione di politica monetaria della banca centrale australiana hanno evidenziato un tono molto dovish. I responsabili del board hanno infatti mostrato preoccupazione per l'inasprimento del credito, l'alto livello di indebitamento e la marcia al rilento dei consumi.

 

Questo ha reso ancora più debole la situazione del Dollaro australiano (AUD), che già sta pagando la limitata propensione al rischio sui mercati. Come si può vedere sul miglior sito trading Forex, l'AUD nell'ultimo mese ha perso oltre un punto percentuale sia contro l'euro che contro il dollaro, e non riesce a trovare un motivo di spinta.

Le minute della banca centrale RBA

 

banca centrale australiaNel corso del meeting di inizio dicembre, la RBA ha deciso di lasciare il tasso di interesse al livello minimo record dell'1,5%, dove è rimasto da agosto 2016. Dai verbali emerge che il prossimo ritocco non sarà necessariamente al rialzo.

 

Sebbene il crescente riconoscimento dei rischi non abbia spinto la RBA a ridimensionare le sue previsioni sul PIL, le successive cifre hanno poi mostrato una crescita del terzo trimestre inferiore al previsto. In effetti, i dati del PIL del terzo trimestre - che sono stati rilasciati il giorno successivo alla riunione del Consiglio di dicembre - potrebbero in qualche modo contribuire a cristallizzare questi rischi.

L'Australian Bureau of Statistics ha mostrato che l'economia è cresciuta di appena dello 0,3% nel trimestre concluso a settembre. C'è stato quindi un forte rallentamento rispetto allo 0,9% del mese di giugno, ma anche un dato deludente rispetto alla previsione di mercato dello 0,6%. La crescita annuale è rallentata al 2,8%, contro un 3,3% previsto e le previsioni per l'intero anno della RBA del 3,5%.

 

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Rischi e tassi di interesse

I tempi di una stretta monetaria da parte della RBA si sono dilatati, e molti economisti ipotizzando che non ci sarà alcuna mossa fino alla fine del 2020. "L'attuale orientamento della politica monetaria continuerà a sostenere la crescita economica e consentirà ulteriori progressi graduali nella riduzione del tasso di disoccupazione e nel riportare l'inflazione verso il punto centrale dell'obiettivo", ha affermato la Rba. "I membri hanno ritenuto opportuno mantenere il tasso di liquidità costante". La RBA ha inoltre rilevato il rischio al ribasso dell'inflazione globale, a causa del calo del prezzo del petrolio. Un altro fattore di pericolo è il rallentamento dell'economia cinese, i cui dati recenti sono stati ampiamente più deboli del previsto.