Si è chiusa un'altra settimana positiva per il Rand sudafricano, che nonostante un piccolo arretramento sul finire di settimana, ha comunque guadagnato altro terreno sia contro l'euro che contro il dollaro.
Il volo del rand sudafricano
La valuta di Johannesburg ha ricevuto una
bella spinta dall'atteggiamento molto prudente mostrato dalla Federal Reserve, che oltre a lasciare i tassi invariati ha pure assunto un orientamento marcatamente dovish. Questo
ha alimentato la domanda globale di attività rischiose, e quindi le valute emergenti. Soltanto nella giornata di venerdì, i dati economici deboli a casa e la contrazione
dell'attività produttiva in Cina (dove l'attività produttiva è diminuita a gennaio ai minimi di 3anni) hanno frenato l'appetito al rischio dei mercati.
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I dati deboli fanno riferimento all'Index PMI, che misura l'attività manifatturiera nell'economia più industrializzata dell'Africa. Tale indice è scivolato a 49,9 a gennaio dal 50,7 di dicembre, entrando così nella zona al di sotto della soglia dei 50, che separa la contrazione dall'espansione. Il dato rimane comunque di 2 punti sopra la media del 2018, segno che l'economia si sta moderatamente riprendendo. Giovedì la bilancia commerciale aveva evidenziato un miglioramento a 17,17B, mentre l'indice dei prezzi alla produzione ha segnato un calo più marcato del previsto (5,2% contro 5,8% previsto). Eppure, nonostante i dati deboli il Rand sudafricano è cresciuto, segno che la sua forza è principalmente dovuta alla debolezza delle altre valute (specie GBP e USD), e non perché ci sia stato un cambiamento significativo nelle prospettive del panorama economico sudafricano.
La marcia del Rand
Il rand sudafricano ha toccato giovedì scorso il massimo di sei mesi contro il dollaro, quando la coppia USD-ZAR è scivolata a 13,2475 (mai visto dal 8 agosto scorso). Consultando i migliori siti di trading online autorizzati, possiamo vedere che la valuta sudafricana ha guadagnato il 7,4% rispetto al dollaro a gennaio. Si tratta del migliore inizio di anno da quando Bloomberg ha iniziato a tracciare i dati nel 1998, ma rende anche il rand la moneta più performante al mondo questo mese. Anche rispetto all'euro c'è stata una marcia forte, visto che al coppia EUR-ZAR è scesa di 6,5% in un mese.
Tuttavia, alcuni analisti ritengono che questo rafforzamento sia troppo forte rispetto ai fondamentali. Inoltre malgrado l'ambiente di rischio generale sia migliorato, i fattori che hanno pesato sulle attività dei mercati emergenti negli ultimi mesi, compresa la guerra commerciale USA-Cina, non sono andati via.