Imprese artigiane, crollo senza fine. In un decennio -11%

Uno dei motivi di vanto dell'economia italiana è da sempre stato il suo artigianato. Eppure, anno dopo anno continua ad esserci una preoccupante emorragia di imprese artigiane. Addirittura alcune professioni sono sulla via dell'estinzione, secondo quanto emerge dall'ultimo rapporto della CGIA.

I numeri sulle imprese artigiane

imprese artigianeI numeri relativi all'ultimo anno sono preoccupanti. In Italia il numero di imprese artigiane è sceso di 16.300 unità, con una variazione negativa dell'1,2%. Il punto è che questo decremento è perfettamente in linea con quanto accade da ormai un decennio, ovvero dalla grande crisi. Infatti dal 2009 al 2018 sono andate chiuse ben 165.500 attività. Praticamente 1 su 9 ha chiuso. Il numero totale di aziende artigiane operanti in Italia è calato a circa 1.300.000 unità. Un terzo di esse (37,7%) lavora nel settore dell’edilizia, un altro terzo nei servizi. Il 22% nel settore produttivo, la parte restante nei trasporti.

 

Oltre la metà di quelle che hanno dovuto abbassare la saracinesca, sono imprese legate al comparto casa: edili, lattonieri, posatori, dipintori, elettricisti, idraulici, etc. Il settore artigiano più colpito dalla crisi è stato l’autotrasporto che negli ultimi 10 anni ha perso 22.847 imprese (-22,2 per cento). A livello geografico, l'area più colpita nell'ultimo anno è il Mezzogiorno, dove la regione meno virtuosa d’Italia è stata la Basilicata con una diminuzione dello stock dell’1,9%. Nel corso dell'ultimo decennio invece, la Sardegna ha avuto il calo maggiore: 18%. Seguono Abruzzo, Umbria, Basilicata e Sicilia.

Nuovi mestieri e quelli che si estinguono

Se molte imprese artigiane hanno vissuto una crisi profonda, altre emergono. E' il caso di quelle legate al mondo del design, del web, della comunicazione. Sono in forte aumento le imprese di pulizia, quelle di giardinaggio e servizi alle imprese (+43,2 per cento), attività cinematografiche e produzione software (+24,6 per cento) e magazzinaggio e corrieri (+12,3 per cento).

 

Va aggiunto che il tracollo della imprese artigiane sta provocando la cancellazione di molti mestieri che hanno caratterizzato la storia dell’artigianato e la vita di molti quartieri e città. La CGIA ne ha elencati 25, tra i quali il barbiere, il sarto, la ricamatrice, il legatore, corniciaio, fotografo.