Indice di fiducia ancora in calo per imprese e consumatori

Il sentimento che ruota attorno all'economia italiana non migliora. Secondo gli ultimi dati Istat infatti, è scesa ulteriormente la fiducia sia delle imprese (ai minimi di 4 anni) che dei consumatori.

Il calo dell'indice di fiducia delle imprese

fiducia impreseSecondo l'istituto nazionale di statistica c'è stato un ampio calo dell’indice di fiducia composito delle imprese (da 99,1 a 98,3), che tocca il minimo da quattro anni, partire da febbraio 2015. Si tratta peraltro della prosecuzione di un trend al ribasso che va avanti dalla scorsa estate. L’indice di fiducia è sceso in gran parte dei settori. Ad un calo lieve che si registra nella manifattura e nei servizi, si contrappone un calo marcato nel settore delle costruzioni (da 139,2 a 135,5). L'unica "isola felice" è il commercio al dettaglio, dove l’indice ha fatto registrare un incremento da 102,9 a 105,4.

 

A livello di singole componenti, si può notare come la fiducia delle imprese nel comparto manifatturiero italiano sia calata soprattutto per effetto delle deteriorate attese sulla produzione, nonché del saldo relativo alle scorte di magazzino. Nel settore delle costruzioni, il deterioramento del clima di fiducia è un riflesso soprattutto delle aspettative sull’occupazione e una stabilità dei giudizi sugli ordini. Nel settore dei servizi, la fiducia invece è stata minata dalle aspettative sugli ordini.

La fiducia dei consumatori

Ma come abbiamo detto all'inizio, è calata anche l'indice di fiducia dei consumatori, che è scivolata da quota 113,9 punti fino a 112,4. Si tratta del valore più basso da 18 mesi. In questo caso, tutte le componenti del clima sono in peggioramento, anche se hanno manifestato questo calo con intensità diverse. Il calo più marcato riguarda la percezione del clima economico (cala da 130,5 a 126,6) e quello corrente (da 112,4 a 109,4), mentre cali più moderati caratterizzano il clima personale e quello futuro (da 117,4 a 116,9). Secondo il Codacons, il calo della fiducia dei consumatori è un pessimo segnale, che potrebbe avere delle ripercussioni dirette sui consumi delle famiglie dei prossimi mesi, che rimanderanno gli acquisti. E questo a sua volta produrrà effetti a catena sull’economia italiana.