Investimenti dall'estero, la UE adotta nuovi controlli

La UE ha deciso di proteggersi o quanto meno controllare in modo più forte gli investimenti stranieri in attività strategiche. Questo è il senso del regolamento che è stato approvato dal Consiglio Europeo, malgrado l'astensione di Gran Bretagna e Italia.

Le nuove regole sugli investimenti stranieri

consiglio ueIl regolamento prevede che gli Stati membri e la Commissione cooperino tramite lo scambio di informazioni relativamente a un investimento di un Paese non Ue. La Commissione potrà formulare dei pareri in casi riguardanti gli Stati membri, o quando un investimento straniero potrebbe incidere su un progetto o programma di interesse per tutta l’Unione, come Orizzonte 2020 o Galileo. Tuttavia, rimarrà sempre degli Stati membri la facoltà di bloccare o meno gli investimenti esteri diretti per motivi di sicurezza e ordine pubblico.

Due esigenze da far coesistere

Lo scopo del regolamento è quello di far coesistere la voglia della Eurozona di rimanere aperta agli investimenti dei paesi extra-europei, alla necessità di conferire una protezione adeguata alle attività strategiche come ad esempio l’energia, le tlc, i trasporti. Va ricordato infatti che alla fine del 2017, nella Unione europea erano affluiti 6.300 miliardi di euro in investimenti diretti esteri. La maggior parte dagli USA (2200 miliardi) e dalla Svizzera (800 miliardi). Le nuove regole entreranno in vigore tra qualche settimana (20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE), e andranno applicate entro 18 mesi.

 

Va detto che se questo è il primo caso di un regolamento così generale sugli investimenti esteri nella UE, i principali partner commerciali europei hanno già da tempo normative analoghe. Sia gli USA che la Cina, così come Russia, Giappone e Australia hanno già un meccanismo di monitoraggio degli investimenti esteri diretti.