Tassi di interesse, l'India opera un altro taglio

Sono giorni intensi per l'India, che si sta avvicinando all'appuntamento elettorale dell'11 aprile e nel frattempo vive un altro taglio dei tassi di interesse.

La decisione della RBI sui tassi di interesse

rupia indianaNel meeting di oggi infatti, la Reserve Bank of India (Rbi) ha effettuato un nuovo ritocco al ribasso del costo del denaro, dopo aver fatto la stessa mossa già a febbraio. Il tasso di interesse è stato portato al 6,00% con una sforbiciata di 25 punti base (si tratta del quarto taglio ai tassi di interesse nell'ultimo anno e mezzo). A favore di questa mossa si sono schierati 4 dei 6 membri del comitato di politica monetaria (MPC), mentre due erano propensi a lasciare tutto com'era. Cinque membri invece hanno votato per lasciare la posizione politica a "neutrale", mentre uno solo voleva cambiarla in "accomodante".

 

La decisione della RBI ha innescato una forte ondata di vendite sulla Rupia indiana, che lo scorso anno è stata tra le valute peggiori dell'intero panorama (anche per via della correlazione valute con altre divise emergenti). La coppia USD-INR guadagna oggi quasi un punto percentuale ed è tornata oltre il livello 69,00 (a marzo era scesa sino ai minimi di agosto scorso).

Elezioni e tassi di interesse

A spingere la Reserve Bank of India verso un taglio dei tassi di interesse sono stati diversi fattori. Anzitutto la pressione politica. Come detto, settimana prossima (11 aprile) ci saranno le elezioni. Per aumentare le sue chance di ottenere un secondo mandato, il premier Narendra Modi sta da tempo facendo pressione sull'istituto centrale per ottenere misure di stimolo all'economia. Proprio per questa ingerenza nelle questioni di politica monetaria se ne andò l'ex capo della RBI Patel, che è stato poi sostituito dal più "amichevole" Shaktikanta Das.

 

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Ma ci sono pure i dati macro che evidenziano un'economia molto debole. La crescita del PIL è scesa al 6,6% a dicembre, registrando su base trimestrale il peggior risultato da oltre un anno. Nel frattempo sono scesi i redditi agricoli mentre sale il tasso di disoccupazione. L'inflazione è in ripresa, ed ha raggiunto il 2,57%, ma siamo ancora lontani dal centro della fascia target compresa tra 2-6%.