Lavoro flessibile, il 30% rinuncerebbe a ferie e permessi pur di averlo

La flessibilità sul luogo di lavoro è una caratteristica che piace tantissimo, al punto tale che 3 dipendenti su 10 sarebbero disposti a fare rinunce importanti (anche le ferie) pur di ottenerla dalla propria azienda.

L'importanza della flessibilità sul lavoro

lavoro flessibileE' uno degli aspetti che viene messo in luce dalla ricerca annuale di IWG (Global Workspace Survey), condotta su 15.000 lavoratori di 80 diversi paesi. Addirittura quasi la metà degli intervistati considera la flessibilità un fattore più importante del prestigio dell’azienda presa in considerazione.

 

Diventa quindi un fattore cruciale della contrattazione professionale. Insomma, i migliori talenti vengono attratti in buona parte anche da questo. Per un terzo dei lavoratori italiani, la scelta del luogo da cui lavorare è più importante della disponibilità di un maggior quantitativo di ferie e permessi.

 

E' anche per questo che flessibilità sul lavoro sta diventando sempre più dilagante. Sette rispondenti italiani su 10 infatti la considerano una normalità, e il 54% afferma di lavorare in location diverse dalla sede aziendale per almeno metà della settimana lavorativa se non di più. Inoltre le aziende dell’86% dei rispondenti italiani hanno adottato specifiche politiche di flessibilità degli spazi di lavoro negli ultimi 10 anni o stanno pianificando di farlo. Sempre 7 su 10 riconoscono di aver avuto benefici esistenziali dalla flessibilità sul lavoro: più sani e felici, ma anche più produttivi.

Gli ostacoli e le occasioni perse

Tuttavia, il percorso verso la flessibilità sul lavoro non è facile. Molte aziende sono restie ad adottare un cambiamento così radicale della propria organizzazione, per il timore di come ciò impatterebbe sulla cultura aziendale nel complesso. Del resto se il 73% degli intervistati italiani dichiara che cambiare la cultura organizzativa dell’impresa rimane il più grande ostacolo da affrontare per ottenere più flessibilità, un motivo ci sarà pure. Anche se tantissime ricerche evidenziano che le aziende ottengono tanti benefici finanziari e strategici da uno spazio di lavoro flessibile, il 56% dei rispondenti italiani (contro il 71% della media globale) pensa che il lavoro flessibile sia utile per ampliare il bacino di potenziali talenti.