Prezzo per inquinare a livelli record dal 2008

Il prezzo per inquinare l'aria fa un balzo importante sui mercati, arrivando ai massimi dall'estate del 2008.

Cos'è il prezzo per inquinare

Forse in tanti non lo sanno, ma per emettere anidride carbonica (CO2) nell'aria, occorre pagare una sorta di tassa all'Europa. Questi diritti di emissione vengono scambiati nello schema Eu Ets, e di recente sono cresciuti del 4%. Questa impennata potrebbe avere delle conseguenze anche su tutto il settore dell'energia, con ripercussioni anche sulle nostre bollette (che solo di recente si erano un po' alleggerite). Non è un caso se gas e elettricità sono già tornati in tensione sui principali mercati europei all’ingrosso. Si tratta peraltro di qualcosa che si è verificato già lo scorso anno.

Il balzo delle quotazioni

prezzo per inquinareI diritti europei per le emissioni di anidride carbonica, che altro non sono che "permessi per inquinare", sono balzati di oltre il 4% durante la giornata di mercoledì, arrivando a 26,89 euro per tonnellata. Erano 11 anni - come già detto - che non si vedeva un prezzo per inquinare così elevato.

Brexit e speculazioni

A scatenare l'ultima ondata di rialzi potrebbe essere l'evoluzione della questione Brexit. L’addio di Londra da Bruxelles comporterà probabilmente un fiume di quote di emissione riversati sul mercato, generando effetti ribassisti. Scenario ancora più intenso nel caso in cui ci fosse una "hard Brexit". A poco a poco però che cresceva l'ipotesi di un rinvio lungo della Brexit, la speculazione avrebbe intensificato gli acquisti di CO2. Questo mercato è particolarmente frequentato da speculatori.

 

Ma oltre a questo fattore improvviso, stanno pure agendo altre cause che potrebbero spiegare gli acquisti degli hedge funds sul mercato della CO2. La Ue sta definendo quadri normativi sempre più rigidi riguardo alle emissioni, e questo ha fatto scemare il surplus di permessi di emissione. Anzi, si sta creando un deficit che alcuni analisti stimano possa diventare molto elevato, tanto da poter innescare un raddoppio dei prezzi per inquinare in tempi brevi. Secondo Berenberg il prezzo potrebbe arrivare finoa  45 €/tonnellata entro fine anno, e 65 € nel 2020.