Mercati, torna l'appetito al rischio. Yen e Franco si indeboliscono

L'appetito al rischio sui mercati è cresciuto negli ultimi giorni, spingendo al ribasso lo yen e il franco svizzero. La valuta giapponese è scesa verso il minimo del 2019 nelle prime ore di scambi di questa settimana, mentre il franco svizzero ha toccato il minimo di quasi un mese.

Appetito al rischio sui mercati

mercatiIl rally in corso sui mercati globali ha quindi ridotto la domanda di valute considerate paradisi sicuri da parte di chi adotta tecniche di trading forex intraday. Lo yen è sceso a 112,09 dollari durante gli scambi asiatici, vicino a un minimo del 2019 di 112,135, prima di recuperare leggermente. Diversi analisti si aspettano che la coppia USD / JPY continuerà a testare il livello di 112,00, e potrebbe superarlo in risposta ai solidi dati statunitensi e alla stabilizzazione della propensione al rischio. Anche il franco svizzero è sceso, arrivando a 1.1340 contro l'euro. Appena poche settimane fa era giunto al massimo del 2019 a quota 1,1114.

 

Una valutazione ottimistica dell'economia globale da parte del Fondo Monetario Internazionale (scorsa settimana) ha aiutato il sentimento di investimento globale sui mercati. L'ottimismo è stato inoltre rafforzato dal segretario al Tesoro degli Stati Uniti Steven Mnuchin, che si è detto convinto che i colloqui commerciali tra Cina e Stati Uniti sono ormai prossimi al lieto fine. Anche i dati delle maggiori economie del mondo hanno segnato una ripresa. Venerdì, la Cina ha riportato le esportazioni rimbalzate e nuovi prestiti bancari sono aumentati più del previsto a marzo.

 

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Dollaro ed euro

Sebbene il dollaro tenda a sottoperformare quando aumenta la propensione al rischio, gli speculatori hanno invece rafforzato la loro posizione lunga sul dollaro nell'ultima settimana. Ora è al massimo da dicembre 2015, mentre i trader rimangono corti sull'euro. Sui mercati l'indice del dollaro è scivolato dello 0,2% a 96,829, mentre l'euro è salito dello 0,1% a $ 1,1315. L'euro-dollaro è rimasto fermo in un intervallo ristretto nel 2019, poiché lo spostamento accomodante nelle prospettive di politica monetaria della Federal Reserve è stato compensato dall'analoga posizione della Banca centrale europea.