La Banca della Nuova Zelanda taglia i tassi di interesse

Non ha riservato sorprese, il meeting di politica monetaria della Reserve Bank della Nuova Zelanda. L'istituto centrale ha infatti tagliato il costo del denaro, portandolo dal precedente livello di 1,75% all'1,5%. La decisione di operare questa mossa accomodante è stata presa all'unanimità dai membri del Comitato di politica monetaria della banca.

Il meeting della Banca della NZ

banca nzdAlla base della decisione dell'istituto centrale neozelandese ci sono soprattutto la debole spesa per consumi e la marcia a rilento di crescita e occupazione. A questi fattori interni si va poi ad aggiungere anche la minaccia - sul fronte esterno - di un rallentamento della crescita economica globale, in special modo quella di Cina e Australia, che sono i principali partner commerciali neozelandesi. Le proiezioni economiche della Banca centrale hanno tagliato il PIL per il 2020 da 2,9% a un livello leggermente inferiore al 2,6%. Riguardo alla inflazione, essa è vista all'1,9% per il 2020/21.

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Prospettive e ripercussioni sul cambio

Va anche aggiunto che secondo la banca centrale neozelandese, è possibile un ulteriore taglio del costo del denaro in futuro. La nuova manovra espansiva non dovrebbe però avvenire a breve termine, mentre più probabilmente potrebbe esserci verso la fine dell'anno in corso. Proprio questa prospettiva più "lontana" di un ulteriore taglio, ha impedito al dollaro neozelandese di franare sul mercato valutario. Del resto se un taglio dei tassi era cosa attesa, il fatto che la RBNZ abbia fatto intendere che un altro taglio non si sarà a breve ha rincuorato gli investitori.

 

Sul fronte valutario, dopo che avete scelto qual è il miglior broker forex gratis, possiamo vedere che ripercussioni ci sono state. In un primo momento la decisione della RBNZ aveva messo sotto pressione il dollaro NZD, sceso di parecchio contro quello americano. In seguito però c'è stato un recupero. Discorso analogo per la coppia EURO-NZD, con la valuta unica in netto aumento subito dopo il meeting della banca centrale neozelandese, ma poi c'è stato un rimbalzo.