Tasse, pressione da record nel primo trimestre dal 2015

Le tasse continuano ad essere un fardello pesantissimo che ci portiamo avanti. L'Istat ha certificato che quest'anno il livello di pressione fiscale è il più alto dal 2015.

Quante tasse

tasseNel primo trimestre di quest'anno, la pressione fiscale è salita al 38,0%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Era dal 2015 (quando fu 38,9%) che non si vedeva un carico di tasse così elevato. Va anche aggiunto che solitamente nei primi tre mesi dell'anno, l'ammontare di imposte da pagare è generalmente più basso rispetto agli altri trimestri dell'anno (complessivamente nel 2018 la pressione delle tasse si è attestata al 42,1% del Pil).

 

Analizzando i dati emergono due aspetti. Da un lato il carico fiscale risulta "gonfiato" dal fatto che c'è stato un calo del PIL (è sceso dello 0,1% rispetto al primo trimestre 2018). Ma è anche vero che in termini assoluti, le imposte dirette sono salite nel primo trimestre 2019 dello 0,4% rispetto allo stesso periodo del 2018, e anche quelle indirette sono aumentate dell’1,2%. Salgono pure i contributi sociali del 2,6%. In diminuzione del 5,6%, invece le imposte in conto capitale.

Il monito della Corte dei Conti

Sull'ammontare delle tasse in Italia si è espressa anche la Corte dei Conti, che ha lanciato un monito sulla flat tax, lo strumento imperniato sull'aliquota al 15% che vorrebbe introdurre il Governo. Secondo la Corte dei Conti, se la riforma che propone la Lega fosse finanziata in deficit, ovvero senza massicce coperture necessarie, potrebbe avere ripercussioni gravi, che in futuro potrebbero ripercuotersi sugli stessi contribuenti.

 

In questo quadro complesso e intricato, l'unico elemento positivo che Istat ha messo in rilievo è la crescita del potere d’acquisto delle famiglie. Dopo due periodi di calo, è infatti risalito dello 0,9% nel primo trimestre dell’anno rispetto al trimestre precedente. A stimolarlo è stata la diminuzione dei prezzi.