Petrolio in calo sui brutti segnali riguardo all'economia globale

I timori sul rallentamento economica globale e la conseguente frenata della domanda di petrolio, mette la zavorra alla quotazione dell'oro nero che cede oltre un punto percentuale, estendendo le perdite della settimana. A questo si aggiungono anche i segnali di eccesso di offerta (sotto la spinta in arrivo soprattutto dagli USA), nonostante i tagli voluti dall'OPEC.

 

La situazione del mercato del petrolio

petrolioIl benchmark globale del petrolio Brent e del WTI sono scesi ai minimi da inizio agosto, perdendo ancora più terreno dopo il rilascio dei deboli dati macroeconomici statunitensi. Il settore dei servizi a stelle e strisce (ISM non manifatturiero) è infatti cresciuto al ritmo più lento degli ultimi tre anni, mentre la crescita dell'occupazione è stata la più debole in mezzo decennio. Inoltre dall'Europa sono giunti report che evidenziano la crescita del business in frenata a settembre, un giorno dopo che gli Stati Uniti hanno annunciato dazi sui prodotti dell'Unione europea.

La scorsa settimana le scorte del petrolio degli Stati Uniti sono aumentate di 3,1 milioni di barili, più del previsto.

 

Il Brent è sceso fino a $ 56,15, il livello più basso dal 7 agosto. In calo anche il WTI che è sceso sotto i 52 dollari al barile (con formazione di pattern triangoli trading su orizzonte di breve). I prezzi di WTI e Brent hanno completamente riassorbito l’effetto dell’attacco agli impianti di Aramco scivolando ai minimi a circa 2 mesi. Eppure, l’impatto dell’attentato aveva generato un vuoto di offerta di oltre 5 milioni di barili di petrolio al giorno solo una decina di giorni fa, oltre il 5% della produzione mondiale.

 

Consiglio: uno degli strumenti più utili per analizzare il mercato è l'indicatore MFI Money Flow index trading, per cui bisogna studiarlo bene.

Il timore della recessione sterilizza le mosse dell'OPEC

Quest'anno le quotazioni hanno ricevuto un sostegno dai tagli dell'offerta voluti dall'OPEC e la Russia, oltre che dall'effetto di interruzioni involontarie come il calo delle esportazioni iraniane e venezuelane (per via delle sanzioni statunitensi). Tuttavia, la preoccupazione per il peggioramento delle prospettive economiche globali ha reso fosca la situazione del mercato.