Brexit, il "no deal" sempre più probabile pesa sulla sterlina

Torna a farsi molto pesante il clima attorno alla sterlina britannica, dopo gli ultimi sviluppi negativi riguardo a Brexit. I “nuovi negoziati” non solo non decollano, ma anzi, sembrano essere finiti su un binario morto.

Brexit, no deal sempre più probabile

brexitGli investitori si sono allontanati dalla valuta di Sua Maestà dopo che i colloqui tra Regno Unito e UE hanno preso una pessima piega. Dopo aver parlato con il premier Boris Johnson, la cancelliera tedesca Angela Merkel avrebbe parlato di un accordo "incredibilmente improbabile". Il presidente del Consiglio europeo, il polacco Donald Tusk, accusa il premier britannico Boris Johnson di giocare a scaricabarile per far ricadere sull’Ue la responsabilità di un fallimento dei colloqui sulla Brexit. Il neopresidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, dopo un incontro a Londra col premier, ha addirittura tuonato: "Sono venuto qui fiducioso, ma constato che non ci sono progressi. Da Londra non sono arrivate proposte serie, ma solo idee".

 

Quando il conto alla rovescia per il divorzio segna meno di 3 settimane, le quotazioni di una No Deal Brexit salgono quindi in modo vertiginoso. E si tratterebbe di uno scenario pesantissimo. Non c'è da stupirsi quindi se nella giornata di ieri la sterlina ha toccato il minimo mensile contro euro e dollaro.

 

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Riflessi negativi sulla sterlina

La moneta unica che ha sfruttato il suo vantaggio rispetto alla sterlina grazie ad alcuni dati tedeschi ottimistici. Ci riferiamo alla produzione industriale, che ha sorpreso i mercati con un rimbalzo importante. Il tasso di cambio GBP / USD invece è crollato anche con l'aumento delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina,raggiungendo i livelli peggiori dall'inizio di settembre. Peraltro l'adx indicatore trading forex evidenzia ancora una debolezza del pound. Gli investitori si sono riversati sul rifugio sicuro "Greenback" martedì mentre la mossa di Washington per imporre restrizioni sui visti ai funzionari cinesi collegati alle violazioni dei diritti umani nella provincia cinese dello Xinjiang minaccia di smantellare i colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina prima ancora che inizino.