Investimenti, ecco quanto conta scegliere il momento giusto per entrare nel mercato

Tra gli aspetti più importanti degli investimenti non ci sono solo quanto o dove investire, ma anche il "quando". La scelta del timing può infatti influenzare in modo forte le performance di ogni impiego di capitale.

Investimenti e scelta del timing

investimenti e rendimentiLo evidenzia una recente analisi dell'Ufficio studi Mediobanca, dal quale si ricava che chi ha investito 100 euro a fine 2008, subito dopo lo scoppio della crisi, se lo avesse fatto in Borsa avrebbe guadagnato il 69%, mentre il 76,3% per chi ha optato per i Btp. La cosa interessante però, è vedere come cambia lo scenario se si ipotizza un investimento fatto non nel 2008, bensì un anno prima. In questo caso le performance degli investimenti cambierebbero radicalmente. Chi ha impiegato 100 euro per comprare azioni in Borsa alla fine del 2007, oggi avrebbe perso avendo in tasca 89,5. I Btp avrebbero prodotto un guadagno maggiore rispetto allo scenario precedente: 86%.

 

Questo significa che Piazza Affari ancora non ha recuperato tutto rispetto ai livelli pre-crisi. Fanno eccezione i titoli del segmento Star, ovvero quelli con alti requisiti di trasparenza e governance, che in termini di rendimenti in questo decennio avrebbero pochi rivali al mondo: +376%. Ci sono poi casi e casi. Ad esempio Amplifon: 100 euro investiti a fine 2008 sono diventati 2.917 a fine settembre 2019. Ma hanno volato pure De’ Longhi (1.837) e Banca Generali (1.679).

Piazza Affari perde importanza

Va evidenziato però un aspetto molto negativo, in generale. Si tratta della perdita di importanza della Borsa di Milano sullo scacchiere della finanza internazionale. Piazza Affari infatti è scivolata in ventesima posizione al mondo per capitalizzazione. Alla fine del 2008 era sedicesima al mondo (con 375 miliardi di capitalizzazione), oggi invece è ventesima (517 miliardi di euro, che salgono a 618 includendo le società attive in Italia ma con sede all'estero).