Costo choc per l'addio di Arcelor Mittal a ILVA: 24 miliardi di euro

La chiusura dello stabilimento ILVA avrebbe un costo di 24 miliardi per l'Italia. Questo è il conto che è stato fatto dallo Svimez, l’Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno, commissionata a giugno scorso dal Sole 24 Ore.

Arcelor Mittal dice addio

costo ilva arcelor mittalLa vicenda ILVA è drammaticamente nota e delicata. Il 31 ottobre dello scorso anno, Arcelor Mittal concluse l'acquisizione delle attività di Ilva Spa e di alcune controllate: costo 1,8 miliardi (mentre l'altra concorrente Acciaitalia si fermò a 1,2). A un anno dall'arrivo a Taranto, però, ha notificato ai commissari straordinari dell'Ilva la volontà di rescindere l'accordo. La motivazione ufficiale è legata alla decisione del parlamento di eliminare la protezione legale necessaria alla Società, per attuare il suo piano ambientale senza il rischio di responsabilità penale. Secondo Arcelor Mittal, questo provoca l'impossibilità di "gestire lo stabilimento senza le protezioni legali necessarie all'esecuzione del piano ambientale, perché non è possibile esporre i dipendenti e i collaboratori a potenziali azioni penali".

Le ripercussioni della chiusura di ILVA

Se lo stabilimento ex Ilva venisse chiuso, la produzione dell'acciaio verrebbe azzerata (6 milioni di tonnellate a regime) e questo avrebbe un costo di circa 24 miliardi di euro. Tenuto conto che il Pil italiano è stimato da Istat intorno ai 1.725 miliardi di euro, in pratica la chiusura dell’ex Ilva costerebbe un calo di circa l’1,4% del Pil.

 

Ma a questo costo evidente, andrebbe aggiunto poi il costo derivante dalla fuga dei capitali stranieri per investimenti. La sola ArcelorMittal si è impegnata a farne per 4,1 miliardi. Inoltre perdere ArcelorMittal significherebbe creare grosse ripercussioni sull'intera filiera. Al conto va poi aggiunta la ricaduta sull'occupazione, visto che il gruppo siderurgico attualmente impiega 10.700 dipendenti, di cui 8.200 a Taranto (dove sono in cassa integrazione ordinaria per 13 settimane, dal 30 settembre, 1.276 dipendenti per crisi di mercato).