Tassi di interesse, la RBNZ sorprende tutti e rimane ferma all'1%

Contrariamente a quanto si aspettavano i mercati, la Reserve Bank of New Zealand (Rbnz) ha deciso di lasciare i tassi d'interesse immutati sui minimi storici dell'1,00%, dopo averli tagliati di 50 punti base in agosto e di 25 punti a maggio.

La mossa della RBNZ sui tassi di interesse

tassi di interesseLa mossa ha sorpreso gli economisti, che si attendevano anche per questa volta una riduzione dei tassi di interesse (di 25 punti base). Va però precisato che nel comunicato di accompagnamento, la Reserve Bank ha aggiunto che continuerà a monitorare gli sviluppi economici  e "se sarà necessario", aggiungerà ulteriore stimolo monetario. "Prevediamo che la crescita economica rimanga debole per il resto dell'anno", ha dichiarato il governatore Adrian Orr. La Rbnz ha citato rischi al ribasso per l'economia nel breve termine a fronte di una moderata espansione.

 

In sostanza la banca centrale si è messa in una posizione di attesa, per vedere che impatto avranno sull'economia gli attuali stimoli forniti. Questa posizione di attesa peraltro non esclude affatto ulteriori ritocchi al ribasso dei tassi di interesse in un prossimo futuro. Il mercato infatti sembra convinto che ad inizio 2020 ci sarà un nuovo taglio al costo del denaro.

La reazione dei mercati

La reazione dei mercati, come sempre accade quando una banca centrale fa una mossa inattesa, è stata immediata. Il dollaro neozelandese infatti ha sovraperformato le altre valute principali, macinando guadagni di un punto percentuale ed oltre rispetto al dollaro, all'euro e alla sterlina britannica. Chi ha letto una qualsiasi guida agli indicatori forex trading, potrà notare come la maggior parte di essi conferma lo slancio rialzista della valuta kiwi.

 

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La reazione dei mercati finanziari è stata comunque piuttosto eterogenea, visto che l’indice New Zealand Exchange 50 ha chiuso al -0,83%, invece i rendimenti dei titoli di Stato neozelandesi sono saliti, superando il massimo da 3 mesi. Adesso l'attenzione è rivolta al dato riguardo al PMI manifatturiero neozelandese, tra un paio di giorni. Se dovesse essere ancora debole, potrebbe togliere un po' di vento dalle vele del dollaro neozelandese.