I lavoratori Alitalia oggi incrociano le braccia. Dalla mezzanotte è scattato infatti lo sciopero voluto dai sindacati, che in questo modo dicono "no" ai tagli sul lavoro e al rischio spezzatino per la nostra compagnia di bandiera. Ma anche per chiedere una riforma del comparto che intervenga nella concorrenza tra imprese del settore, per norme specifiche contro il dumping contrattuale e per il finanziamento strutturale del Fondo di Solidarietà.
Sciopero e proteste dei lavoratori
Intanto a Roma ci sarà la prima manifestazione nazionale di Cgil, Cisl e Uil, che hanno indetto tre iniziative durante "la settimana di mobilitazione per il lavoro". Ci confluisce anche la protesta dei lavoratori metalmeccanici dell'ex Ilva, coinvolti nella complicata vicenda Arcelor Mittal.
La vicenda Alitalia
Dopo quasi 3 anni di amministrazione straordinaria, ancora non s'è riusciti a venire a capo della vertenza su Alitalia. Nel frattempo sono stati spesi 1,3 miliardi di euro di soldi pubblici. Delta Air Lines è ancora interessata ad acquisire una quota in Alitalia, ma non ha ancora incontrato il nuovo commissario unico Giuseppe Leogrande (per il cui insediamento manca ancora il decreto di nomina del Mise), che ha l’incarico di far ripartire la procedura di cessione.
Proprio l'arrivo di un nuovo commissario con un mandato diverso ha permesso al governo di sbloccare un prestito da 400 milioni per Alitalia, cifra condizionata a una offerta di acquisto per la compagnia che non è arrivata. Il consorzio a guida FS non si è infatti concretizzato. Intanto si guarda anche a Lufthansa per il futuro della compagnia, anche se la compagnia tedesca si è detta interessata al vettore italiano solo dopo che sarà ristrutturato.