Risparmi e dilemma da coronavirus: adesso i soldi dove li mettiamo?

E adesso che cosa si fa con i risparmi? L'epidemia di coronavirus ha messo alle strette gli investitori, che proprio non sanno come gestire questa situazione che in gergo si chiama "cigno nero". Si tratta cioè di una circostanza così rara e imprevedibile, che diventa impossibile fare delle previsioni accurate su quello che succederà.

Il Covid e la gestione dei risparmi

Dal punto di vista economico non c'è dubbio che i danni siano enormi. Di qui a qualche tempo leggeremo dichiarazioni societarie circa l’andamento del conto economico che sembreranno bollettini di guerra. L'epidemia scoppiata a partire dalla cittadina di Wuhan ha causato già causato la morte di oltre 2.000 persone e oltre 70.000 contagi. Proprio l'economia cinese è stata la prima a dover tirare il freno a mano, ma in breve tempo la paura si è diffusa in tutto il pianeta. Ed ha colpito anche i mercati, perché gli investitori non sanno più dove collocare i loro risparmi.

Di sicuro non nei metalli di base e nel settore dell'energia, che sono stati quelli più colpiti. La Cina infatti è la seconda macchina industriale del pianeta, e con lei ferma al palo, questi settori sono i primi a rallentare a loro volta. Basta guardare il prezzo del petrolio per rendersene conto. Ma pure i metalli industriali come rame, ferro o alluminio sono stati duramente colpiti dal coronavirus.

Parola d'ordine: diversificare

Per proteggere i propri risparmi la via più certa è quella di adottare delle strategie di diversificazione degli investimenti, includendo metalli come ad esempio l'oro, che è il classico safe haven. Un bene cioè che serve a proteggere nel caso in cui un cigno nero collassi il valore di altri investimenti. Chi invece pensa di cavalcare la situazione allocando i suoi risparmi nei settori medici o farmaceutici, pensando che il virus fungerà da traino, si sbaglia di grosso. Infatti, quando le case farmaceutiche potranno fare qualcosa di rilevante, il coronavirus sarà storia passata.