Brevetti, l'Italia conferma la sua vitalità. Nel 2019 crescita superiore alla media UE

Si conferma una tendenza molto positiva per l'Italia, che ancora una volta si mette in luce in Europa per il numero di brevetti richiesti. Rispetto alla media degli altri paesi UE, il nostro cresce infatti di pi, secondo l'indice dei brevetti 2019.

La crescita dei brevetti in Italia

brevettiLo scorso anno sono state presentate ben 4456 domane all’Epo, ovvero l'European Patent Office. C'è stata una crescita dell’1,2%, contro il +1% dell’anno precedente, e sopra il +0,9% della media dell’Unione europea. I dati interessanti che dimostrano la nostra vitalità innovativa non finisce qui, perché se estendiamo il periodo di osservazione fino al 2014, ci si accorge che la crescita complessiva è stata del 22%. C'è quindi una tendenza chiara e stabile al rialzo, che dimostra quanto le società italiane abbiano compreso l’importanza degli investimenti in ricerca e sviluppo.

Tre regioni traino

A livello geografico, la regione che si è maggiormente messa in mostra è la Lombardia, dove le richieste di brevetto sono cresciute del 6,2%. Benissimo anche Veneto ed Emilia Romagna. queste tre regioni che stanno sul podio, da sole rappresentano insieme il 60% di tutte le richieste italiane. A livello settoriale, i brevetti sono stati richiesti soprattutto nei trasporti, ma c'è stata una forte crescita anche in altre aree come quelle dei macchinari speciali. Se invece ci focalizziamo sulle singole realtà imprenditoriali, il maggior numero di brevetti l'ha presentato G.D. (47), seguita da Pirelli e Prysmian ( entrambe 46).

USA leader delle richieste

In generale va detto che il ricorso al brevetto è sempre più diffuso. Lo scorso anno infatti l'European Patent Office ha stabilito il nuovo record di richieste, che sono state ben 181 000 brevetti, in crescita del 4% rispetto al 2018. Peraltro la maggior parte delle domande (55%) proveniva dai Paesi non aderenti all’Epo. La classifica delle richieste vede in vetta gli Stati Uniti (25% del totale), seguiti da Germania (15%), Giappone (12%), Cina (7%) e Francia (6%).

 

Da segnalare infine la forte crescita di richieste nei settori della Comunicazione digitale e del Computer Technology, a conferma di quanto questi settori siano diventati cruciali nel mondo produttivo.