Produzione petrolifera: storico accordo per un taglio da 9,7 milioni

L'ultimo ostacolo all'accordo alla riduzione globale di produzione petrolifera è stato superato. Giovedì notte era già stata raggiunta un’intesa tra i maggiori produttori dell'Opec e Opec+, che avevano concordato una riduzione di 10 milioni di barili al giorno. Mancava però la firma del Messico. Alla fine è arrivata anche quella. Il ministro dell’Energia messicano, Rocio Nahle, dopo una videoconferenza avvenuta nel pomeriggio di domenica, ha comunicato il proprio assenso al piano di tagli previsto dall’Opec+.

L'accordo sulla produzione petrolifera

produzione petroliferaC'è voluta una settimana intensa, fatta di trattative serrate e molti passi falsi, prima di giungere ad un accordo definito dal presidente Trump come "un grande accordo per tutti” (che salverà decine di migliaia di posti di lavoro negli Stati Uniti). L'intesa prevede un taglio della produzione petrolifera di 9,7 milioni di barili al giorno a maggio e a giugno, a partire dal primo maggio. Una misura inferiore ai 10 milioni inizialmente previsti, ma in ogni caso la riduzione maggiore della storia.

Il Messico vince

Alla fine della trattativa il Messico l'ha avuta vinta: si opponeva al taglio di 400mila barili e ne proponeva solo 100mila. Ha avuto la meglio e tanto dovrà calare la sua produzione petrolifera. Secondo alcune indiscrezioni, il paese nordamericano rivaluterà la sua posizione dopo due mesi dall'entrata in vigore dell'intesa. Oltre ad un forte taglio da parte di Arabia, Russia e Iran (quasi 6 milioni), anche Stati Uniti, Brasile e Canada contribuiranno facendo la loro parte (circa 3,7 milioni di barili).

 

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Le quotazioni dell'oro nero

Le quotazioni del petrolio, che in linea di massima già affrontavano una situazione di eccesso di offerta, sono state poi penalizzate ulteriormente dal coronavirus, che ha ridotto di un terzo la domanda petrolifera. Finalmente una mossa concreta per sostenere i prezzi, che da inizio anno sono calati del 50% tornando sui minimi di 18 anni fa. Si può facilmente vedere su qualsiasi migliore piattaforma per trading online gratis. La domanda è ora se il mercato petrolifero si accontenterà del taglio e lo riterrà sufficiente a sostenere i prezzi ormai in caduta libera.Del resto la prima bozza di accordo raggiunta giovedì, non era stata sufficiente per arginare la discesa delle quotazioni.