Aziende italiane e coronavirus: da fine febbraio c'è stato un crollo degli investimenti in macchine utensili

Aziende italiane e coronavirus: da fine febbraio c'è stato un crollo degli investimenti in macchine utensili

Nel primo trimestre di quest'anno, sono scivolati a precipizio gli ordini di macchine utensili da parte della aziende italiane. Il dato che è stato reso noto parla addirittura di un calo del 41,3%.

Le aziende italiane e il lockdown

aziende italianeIl dato è molto importante - ed allarmante - giacché gli ordini di macchine utensili sono un indicatore della propensione delle aziende ad investire. E' chiaro che anche questo dato riflette le conseguenze della diffusione del coronavirus. Non a caso questo crollo degli ordini si è concentrato da fine febbraio in avanti, ovvero dal lockdown in poi. Nel giro di pochi giorni, gli ordini praticamente si sono fermati.

 

Per molti economisti, è una ulteriore conferma che il sistema produttivo non può aspettare ancora. La pandemia ha innescato una profonda crisi economica, le cui conseguenze si vedranno ancora per diverso tempo. Per questo bisogna ripartire, prima che i danni diventino irreparabili. Anche perché molti competitors - come ad esempio le aziende tedesche - continuano a lavorare e quindi possono rispondere positivamente alle richieste del mercato internazionale.

Il rischio di perdere quote di mercato

Il grosso rischio per le aziende, è quello di finire fuori dalla catena di alcuni Paesi chiave. Si pensi alla Cina, che è sempre stata uno sbocco fondamentale del nostro export. Adesso che l'attività economica cinese sta tornando alla normalità, chi prima si approviggionava in Italia, sta rivolgendo la propria domanda altrove. Le nostre aziende rischiano quindi di perdere importanti quote di mercato conquistate faticosamente negli anni.

 

La possibilità di riprendere subito il ciclo produttivo c'è, perché le imprese hanno investito risorse per rendere sicuri i luoghi di lavoro, aumentando gli standard di sicurezza nelle fabbriche. Queste ultime - va ricordato - non sono labour intensive, e quindi è agevole rispettare le misure di sicurezza per i lavoratori.