Azionario, l'Asia chiude contrastata sulle nuove accuse di Trump alla Cina

Le rinnovate tensioni tra USA e Cina fanno sentire il loro peso sui mercati, e l'azionario asiatico si è mosso in modo sparso durante la scorsa notte.

Nuovo affronto di Trump alla Cina

mercati cina usaIl presidente USA ha sferrato un nuovo attacco a Pechino:  "L'incompetenza della Cina ha provocato una strage mondiale", ha scritto su Twitter. L'inquilino della Casa Bianca torna così torna ad accusare i cinesi per la nascita della pandemia da coronavirus. Trump ha accusato la Cina di essere impegnata “in una massiccia campagna di disinformazione” per far vincere la corsa presidenziale a Joe Biden, aggiungendo che Pechino “avrebbe potuto facilmente fermare la pandemia, ma non l'ha fatto”.

La legge USA che colpisce le aziende cinesi

La tensione è di nuovo alta, e rischia di mandare in fumo i lunghi negoziati che a inizio anno portarono alla firma dell'accordo di Fase1 sulla questione del commercio internazionale. Il Senato Usa ha intanto approvato una legge che potrebbe impedire a diverse società cinesi di quotarsi a Wall Street con operazioni di Ipo o di raccogliere fondi presso gli investitori americani con emissioni e vendite di azioni. La proposta renderebbe inoltre più semplice il delisting delle stesse.

 

Consiglio: nell'analisi tecnica dei mercati è molto importante conoscere il significato dei pattern di continuazione del trend trading, oltre a capire come sfruttarli.

Azionario asiatico contrastato

Tutto questo ha provocato degli scossoni sul mercato azionario asiatico. Le principali Borse orientali hanno infatti chiuso in modo contrastato. A frenare i mercati asiatici contribuisce l'attesa per i nuovi aiuti che Pechino sta mettendo a punto per sostenere l'economia post coronavirus.


A Tokyo il Nikkei 225 termina gli scambi a -0,21%, e i segnali opzioni binarie gratis affidabili dicono che è possibile una nuova discesa. Segno meno anche per l’Indice Topix che ha terminato in ribasso dello 0,23%, a 1.491,21 punti. A Seoul il Kospi sale dello 0,44%, a Hong Kong l'indice Hang Seng cede lo 0,53%, a Shanghai il Composite perde lo 0,55% e a Sydney l’Asx 200 scivola a -0,41%.

 

Intanto dal Giappone sono giunti anche nuovi dati macro importanti. Le esportazioni sono crollate del 21,9% ad aprile. L'indice Pmi manifatturiero è calato a 38,4 punti, registrando il livello più basso dal 2009. L'indice Pmi dei servizi è salito invece a 25,3 punti dai 21,5 di aprile.