Denaro contante, dal primo luglio scattano i nuovi limiti di 2mila euro

Finito il lungo periodo di lockdown, per gli italiani si torna lentamente ad una parvenza di normalità. Ma ci sono dei cambiamenti importanti dietro l'angolo. A cominciare dall'uso del denaro contante, che dal prossimo luglio potrà avvenire entro nuovi limiti.

Stretta sull'uso del denaro contante

denaro contanteLa soglia limite per utilizzare denaro contante verrà infatti spostata a 2mila euro, rispetto agli attuali 3mila. tra un mese quindi si potranno usare i contanti fino a un massimo di 1.999,99 euro (inoltre questa soglia verrà abbassata ancora a mille euro a partire da gennaio 2022). Una novità di grande rilievo per i negozianti e le partite Iva.

 

Lo scopo è quello di contrastare il fenomeno evasione, una vera piaga per l'economia italiana. Chi non rispetta l'obbligo di usare mezzi tracciabili per i pagamenti oltre i 2mila euro, rischia sanzioni pesanti. Che saranno a carico sia di chi effettua il pagamento, sia di chi lo riceve. Tuttavia, al momento non è prevista sanzione per il negoziante se non garantisce al cliente la possibilità di pagare con strumenti tracciabili.

Il divieto

Il tetto di 2mila euro scatta per tutte le transazioni tra privati in chiave antievasione. Tuttavia, si potrà ancora andare in banca e prelevare o versare un importo pari o superiore a questo limite. Secondo il ministero dell’Economia infatti, tale operatività non si configura come un trasferimento tra soggetti diversi (essendo io stesso il titolare del mio conto). E' altrettanto vero però che il Fisco, nel caso di controllo antievasione, potrebbe chiedere conto da dove provengono i soldi versati in banca. Il divieto all'uso dei contanti oltre i 2mila euro vale invece anche per donazioni o prestiti, anche quelli tra familiari.

I precedenti interventi

La soglia massima per l'utilizzo del contante non è una novità nella lotta all'evasione. Il primo limite venne infatti posto nel 1991, quando si utilizzava ancora la Lira. All'epoca il divieto scattava per importi superiori a 20 milioni di Lire.

 

Con il passaggio all’euro, il limite dell’utilizzo dei contanti viene fissato a 10.329 euro. Il secondo governo Berlusconi alzò la soglia a 12.500 euro. Ma poco dopo (2007) il governo Prodi operò la prima drastica riduzione del limite, portandolo a 5mila euro. Un anno dopo il quarto governo Berlusconi la riportò a 12500, salvo poi fare retromarcia nel 2010, e poi addirittura dimezzarla ancora (2500 euro) nel 2011.Sempre nel 2001, il professor Monti con il decreto Salva Italia la portò a mille euro, soglia rimasta in vigore fino al 2016, quando il governo Renzi con la legge di Stabilità la portò agli attuali 3mila euro.