Negli ultimi giorni il mercato del petrolio ha vissuto una bella scia di ottimismo. Infatti il probabile anticipo del meeting OPEC+ sembrava il preludio ad un accordo sul prolungamento dei tagli. Invece, il vertice non solo non è stato anticipato, ma rischia addirittura di saltare.
Il vertice OPEC e il mercato del petrolio
La questione dei
tagli produttivi è di cruciale importanza per il mercato del petrolio. Durante la fase acuta dell'emergenza Covid, proprio un mancato accordo tra Russia e Arabia innescò una
feroce guerra dei prezzi. Tutti sappiamo come andò a finire: il WTI arrivò finanche sotto zero! Per questo motivo, tutti si aspettavano un approccio più
accomodante da parte dei produttori in vista del meeting di giugno. All'ordine del giorno c'è il prolungamento dei maxi-tagli cominciati un mese fa: 9,7 milioni di barili al
giorno.
Arabia e Russia mettono paura
Il vertice, come detto, doveva essere anticipato a oggi. Ma ora rischia di saltare del tutto. Per ripicca contro chi non taglia abbastanza la produzione di petrolio, Arabia Saudita e Russia sarebbero pronte a cancellare anche l’appuntamento originario del 9-10 giugno. Una prospettiva pesante, perché senza accordo la produzione di petrolio risalirà di 3,2 milioni di barili al giorno tra meno di un mese. Troppo presto, visto che non siamo ancora fuori dalla crisi, e visto che la domanda stenta ancora a riprendersi.
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Cala il prezzo sul mercato
Ad ogni modo, la minaccia Arabo-Russa sta funzionando, visto che il petrolio Brent ieri è crollato, dopo che era riuscito a superare 40 dollari al barile per la prima volta da tre mesi. Inoltre i segnali opzioni binarie gratis puntano tutti al ribasso. Nel frattempo il Wti, che aveva riconquistato quota 37 dollari dopo una progressione dell'88% nel solo mese di maggio (Roba mai vista), perde il 2%.