Titoli azionari, scivolone pesante per Fca-Psa. Fusione a rischio slittamento

Ci sono dei titoli azionari che sono particolarmente sotto pressione negli ultimi giorni. Sono quelli di FCA e PSA. Non soltanto per il clima generale che si respira sui mercati, nuovamente poco propenso al rischio. Per Piazza Affari infatti ieri è stata la terza seduta al ribasso. Ma c'è un'altra questione importante che tiene banco: la fusione.

Fusione e andamento dei titoli azionari

titoli fca psaI due titoli azionari sono nel mirino dei ribassisti per i timori legati al futuro della loro fusione. L'Antitrust UE sveva concesso 48 ore ai due gruppi industriali per risolvere alcuni dubbi su eventuali posizioni dominanti che si sarebbero create dopo la fusione. Ma non c'è stata alcuna risposta, e quindi Bruxelles (che risponderà il 17 giugno) disporrà un supplemento d'indagine, che potrebbe dilatarsi su ben quattro mesi.

Quotazioni in forte calo

Già nelle due sessioni precedent i titoli azionari di Fca e Psa erano scivolati in Borsa, ma ieri il calo è avvenuto con una violenza più accentuata rispetto alle due sessioni precedente. La Borsa infatti ha affossato i due titoli: -7,7% Fca a Milano e -8,57% Psa a Parigi. Nelle tre sedute successive all'uscita della notizia hanno perso rispettivamente il 10% e il 12%.

Posizione dominante e rischio slittamento della fusione

Ma quali sono le preoccupazioni dell'Antitrust che stanno appesantendo i due titoli? Sotto la lente di ingrandimento dell'antitrust ci sono i veicoli commerciali prodotti in joint venture da Fca e Psa nella fabbrica di Atessa. Grazie a questa collaborazione, i due gruppi rappresentano una quota mercato pari al 34%. Ma situazioni simili ci sono anche in Turchia (Tofas) e Polonia (a Gliwice).

 

I due gruppi industriali continuano a ritenere un obiettivo ragionevole, quello di chiudere l'operazione di fusione entro il primo trimestre del 2021. Ma le indagini sulla posizione dominante potrebbero innescare un processo che potrebbe spostare questa data al secondo semestre. Il mercato non vede rischi per il matrimonio, ma solo un allungamento dei tempi. Però questo significa assorbire peggio la crisi da coronavirus e rinviare lo stacco del maxidividendo. Tutti fattori che incidono sulle quotazioni dei due titoli azionari.