Le banche europee hanno ricevuto circa 1310 miliardi di euro dalla BCE, tramite i prestiti noti come Tltro III. A definire la portata dell'intervento volto a rifinanziare a lungo termine gli istituti europei, è stata la numero uno della Eurotower Christine Lagarde.
Un fiume di soldi sulle banche europee
Un vero e proprio fiume di
denaro ha quindi innaffiato 742 banche europee, per aiutarle a far fronte all’emergenza Coronavirus con prestiti a tassi particolarmente favorevoli. In teoria, questo dovrebbe
consentire alle banche di sostenere a loro volta l'economia reale, erogando credito alla gente e soprattutto alle imprese, grandi piccole e medie.
Il ruolo della banche europee è cruciale nella fase della crisi da coronavirus. La stessa BCE ha aggiornato i numeri delle conseguenze della pandemia, che nello scenario di base dovrebbe ridurre il PIL dell’8,7% nel 2020, risalendo poi del 5,2% nel 2021 e del 3,3% nel 2022. Ma il quadro potrebbe cambiare nel caso di una nuova ondata di contagi, fino a un calo del 12,6% del PIL. Oppure potrebbe essere anche più roseo, con un calo limitato al 5,6% del PIL.
Ripresa tra diverse incertezze
L'entità della contrazione e la forza della ripresa dipenderà sostanzialmente dalla durata e dall’efficacia delle misure di contenimento. Ma anche dal buon esito delle politiche tese a mitigare l’impatto avverso sui redditi e sull’occupazione e dalla misura in cui la capacità produttiva e la domanda interna subiranno effetti permanenti.
Record Tltro. Intesa la più coinvolta in Italia
Per queste ragioni la BCE si è impegnata al massimo per sostenere l'economia dell’area Euro nell’attuale fase di estrema difficoltà. Così si spiega l’asta record Tltro: mai era stato assegnato un importo così elevato in una singola operazione. Finora il massimo era stato di 529 miliardi, registrato nel 2012. Fra le banche italiane, la più coinvolta è Intesa Sanpaolo, che ha ottenuto circa 35,8 miliardi, portando così il totale delle operazioni di finanziamento Tltro III a circa 70,9 miliardi.