Ricchezza offshore, nel mirino ci sono 10 trilioni di dollari nascosti nei paradisi fiscali

Paradisi fiscali, sotto la lente 10mila miliardi custoditi in conti ...

La lente di ingrandimento dell'OCSE si è soffermata sulla ricchezza offshore, al fine di favorire la emersione di un fiume di capitali che si nasconde agli occhi della legge. Sotto questo punto di vista si sta intensificando lo scambio automatico di informazioni finanziarie tra Paesi.

I dati sulla ricchezza offshore

ricchezza offshoreI dati confermano che la strada sta andando nella direzione giusta. Lo scorso anno 97 Paesi hanno permesso alle autorità di analizzare 84 milioni di conti offshore. Quasi il doppio di quelli analizzati l'anno precedente (47 milioni di conti). Il valore di tali conti è pari a 10 trilioni, cioè 10mila miliardi di euro (rispetto ai 4,9 trilioni dell'anno prima). L’incremento va ricondotto alla crescita delle relazioni bilaterali, passate in un anno da 4.500 a 6.100, e a un ampliamento della base informativa.

Tuttavia la ricchezza offshore è molto di più di quella che vediamo adesso, che rappresenta solo la punta di un iceberg che diventa sempre più grande. Il segretario generale dell’Ocse, Angel Gurría, è comunque fiducioso del fatto che ci si sta avvicinando a un mondo in cui "non ci sarà più un posto dove nascondersi”.

Un fenomeno che parte da lontano

La ricchezza offshore ha cominciato a crescere dagli anni 60. Vent'anni dopo i depositi di questo tipo erano passati da 11 miliardi di dollari a 385. Alla fine degli anni ’80 solo nelle isole dei Caraibi si potevano rintracciare 400 miliardi di dollari. Quelli su cui l'OCSE ha messo le mani sono circa venti volte di più, ma c'è chi sostiene che il resto della ricchezza offshore possa essere pari a circa 20-30 trilioni di dollari. Nel 2017 unos tudi rivelò che nei conti offshore si trova il 10% del Pil globale.

Le crisi

Malgrado i numerosi tentativi che a partire dagli anni Novanta sono stati fatti per creare standard regolamentari condivisi, affinché gli Stati recuperassero gettito, non c'è stato un grande successo. C'erano sempre molte scappatoie ed eccezioni che consentivano di eludere i controlli.
Va aggiunto peraltro che la finanza illecita è spesso immune alla crisi. In sostanza continua a fluire. Come se fosse scollegata dalla realtà del mondo produttivo, e vivesse in un mondo a parte. Anzi, spesso la ricchezza offshore aumenta proprio sule crisi.