Marketing, ecco come cambierà dopo il passaggio del Covid-19

Come cambia il marketing nel post Covid-19? Digitalizzazione, human centric communication, lavoro agile e Made in Italy

Il futuro del marketing inevitabilmente sarà molto diverso, perché il passaggio del Covid non lascerà senza conseguenze. A mettere in evidenza i cambiamenti che attendono questo settore è una indagine di CMO Survey Deloitte, condotta su un campione di 250 responsabili aziendali (Chief Marketing Officer). Quello che emerge è l'importanza di tre fattori di cambiamento. Sono gli investimenti per la digitalizzazione, il lavoro agile e la riscoperta del brand “Made in Italy”.

Digitalizzazione e marketing

marketingIl primo elemento cruciale è la digitalizzazione dei servizi e dei canali di comunicazione. In tal senso il 70% delle aziende intervistate pensa che le risorse per investimenti in digitalizzazione di servizi e prodotti saranno superiori a quelle dell’anno precedente, nonostante le risorse per il marketing siano viste in discesa. Del resto il Covid ha accelerato il processo di fruizione di internet da parte della gente.

Questo ha creato nuove esigenze e aspettative per i consumatori, rendendo ancora più importante l'interazione con quelli più attenti, che sono orientanti a scelte di lungo periodo e alla ricerca di brand trasparenti e sostenibili.

Lavoro agile e made in Italy

Un altro aspetto importante relativo al marketing sarà il lavoro agile. Lo smart working è stato una necessità imposta in tempo di Covid, ma secondo il 59% dei CMO diventerà una modalità sempre più diffusa, tanto da cambiare in modo irreversibile l’organizzazione del lavoro. Il 20% dei CMO prevede un’ascesa dei team di lavoro inter-funzionali.

 

L'ultimo interessante aspetto riguarda l'importanza del made in Italy. Oltre la metà dei Chief Marketing Officer ritiene che sarà un passaggio fondamentale per la propria azienda. Questo perché il covid ha avuto un impatto immediato sulla catena di forniture, spingendo sempre di più a rivolgersi verso il proprio "vicino" anziché verso l'estero. Il rafforzamento delle filiere italiane secondo molti diventerà un punto di forza. I veri punti di forza italiani sono individuati in cultura, cibo e turismo, ma anche sostenibilità, resilienza e creatività.