Fatturato, rimbalzo congiunturale a giugno. Si conferma la ripresa dopo il lockdown

L'industria italiana sta cercando di risollevarsi, e seppure con fatica ci sta riuscendo. Le ultime stime diffuse dall'Istat confermano che a giugno il fatturato - al netto dei fattori stagionali - dovrebbe crescere del 13,4% rispetto a maggio (+42,3% rivisto). Discorso analogo per gli ordinativi, anch'essi in crescita: +23,4% dopo il +43,8% (rivisto) del mese prima.

Dati incoraggianti sul fatturato

fatturato e istatDopo la progressiva rimozione delle misure di lockdown, che avevano caratterizzato il periodo marzo-aprile, l'industria italiana riparte.

Tuttavia Istat evidenzia che il confronto su base trimestrale rimane tuttavia ampiamente negativo. Questo vale tanto per la componente interna che per quella estera. Ciò significa che rispetto ai valori che c'erano a inizio anno, prima dello scoppio della pandemia, i livelli di fatturato sono ancora molto lontani.

 

Infatti nel periodo aprile-maggio-giugno si conferma il forte calo del fatturato rispetto al trimestre precedente: -23%. Il calo degli ordini nel secondo trimestre rispetto al primo, invece è del 22,8%.
Il dato annuo sul fatturato evidenzia invece un calo - corretto per il calendario - del 16,4%. A maggio era del 25,9%. Gli ordinativi (dati grezzi) scendono dell’11,8% dal -34,1% (rivisto) del mese precedente.

Settori: si salva solo il farmaceutico

Per quanto riguarda il comparto manifatturiero, solo un settore ha evidenziato una crescita tendenziale. Si tratta di quello farmaceutico, il cui fatturato è cresciuto del 7,2%. Anche in questo caso è chiarissimo l'effetto Covid, ma stavolta al contrario (spingere anziché frenare).
Tutti gli altri comparti invece hanno vissuto un periodo decisamente negativo. Quello alimentare ha attutito il contraccolpo a -1,1%, ma altri hanno avuto perdite pesanti, come i mezzi di trasporto (-33,2%) e le raffinerie di petrolio (-41,1%). A proposito di oro nero, ecco la classifica dei 10 maggiori produttori di petrolio.