Tasse, per gli italiani comincia un tour de force. Quasi 300 scadenze in due settimane

Da metà di questa settimana comincerà una intensa maratona a suon di tasse. Gli italiani infatti saranno chiamati a pagare non solo quelle normalmente in scadenza in tale periodo, ma pure qualcuna che è stata posticipata causa Covid.
Il risultato è una ragnatela di impegni formata da 270 scadenze. Non tutte sono tasse da pagare... per fortuna. Però tra comunicazioni, adempimenti, ravvedimenti operosi, dichiarazioni ed istanze da presentare all’erario, ci sarà da farsi venire il mal di testa.

Una montagna di tasse

tasseIl giorno cruciale di questa maratona delle tasse è proprio il primo, ovvero mercoledì 16 settembre. Il Fisco infatti chiederà agli italiani 187 versamenti, 2 comunicazioni e 3 adempimenti. Tredici di questi impegni sono quelli che sono stati sospesi in questi ultimi mesi a seguito della crisi sanitaria. Si ricorda che con il decreto di agosto (in fase di conversione di legge) è prevista una ulteriore parziale proroga per queste 13 scadenze.

Le piccole e medie imprese soffocano

Le tasse che ci costringeranno a pagare il conto maggiore sono Iva, contributi previdenziali, Ires, Irap e saldo/acconto Irpef.
Sono le imprese, specialmente quelle piccole, a soffrire di più di questo superlavoro fiscale. La crisi da Covid le ha già messe in ginocchio, spingendone il 65% verso il rischio chiusura. E adesso saranno sottoposte ad un forte prelievo. Solo con un drastico taglio delle tasse e una forte iniezione di liquidità si potrebbe dare un sostegno concreto al mondo delle micro e piccole imprese.

 

Sono decenni ormai che tutti concordano che bisogna arrivare a un sistema fiscale più semplice, a tasse meno esose e meccanismi più giusti. Tutti fanno promesse, ma a queste non sono mai seguiti i fatti.
Eppure la burocrazia fiscale costa alle PMI 3 miliardi l’anno, secondo un calcolo della CGIA. E questo al netto delle tariffe applicate dai commercialisti per la tenuta della contabilità aziendale. Si tratta di una cifra esagerata, che penalizza soprattutto i piccoli imprenditori.