Mercati emergenti, la ripresa è dura. Potrebbero volerci anche dieci anni

Dopo un timido spiraglio di ottimismo, è tornato ad essere negativo il sentiment del mercato verso i mercati emergenti. La pandemia di Coronavirus ha messo a dura prova più o meno tutte le economie mondiali. Ma se per i paesi sviluppati si pensa che possano volerci pochi anni per tornare davvero ai livelli pre-crisi, per quelli in via di sviluppo c'è il fondato timore che gli anni potrebbero essere anche una decina.

Le difficoltà dei mercati emergenti

mercati emergentiIl punto è che non tutti gli emergenti hanno tutte le strutture sanitarie, politiche e finanziarie così solide da poter ripartire nei prossimi anni. In special modo, le misure fiscali e di politica monetaria che sono state le armi dei paesi sviluppati per combattere la crisi, non hanno potuto esserlo altrettanto nei paesi in via di sviluppo. I mercati emergenti si sono così trovati nelle condizioni di fronteggiare una emergenza pesantissima, con armi spuntate.

Performance azionaria

Non è quindi un caso che da inizio anno i listini dei paesi in via di sviluppo hanno sottoperformato la media delle Borse a livello mondiale registrando una perdita (in euro) del 5,83% contro il -2,31% del benchmarck. Sono soprattutto due i settori che hanno pesato su questo gap, ovvero finanziari e healthcare.

Consiglio: quando decidete di investire nei mercati emergenti sull'azionario, non cercate solo di fare trading online bonus senza deposito. bisogna guardare a tutte le caratteristiche del proprio intermediario.

Prospettive e selezione

Sulle prospettive pesa inoltre il fatto che la pandemia è tutt'altro che sconfitta. Anzi, in alcuni Paesi - come l'India - i numeri sono sempre più preoccupanti.
Il virus sta erodendo i tre aspetti chiavi dei fondamentali economici. Anzitutto i capitali, in secondo luogo la forza lavoro, infine la produttività. Tutti fattori che gettano pesanti ombre sul futuro delle economie emergenti.

Va detto che il segmento dei mercati emergenti è comunque un universo variegato e disomogeneo. Ad esempio la Cina, che è stato il fulcro originario del virus, è stato anche il paese che più velocemente si è messo sulla strada della ripresa. Altri stati, come Brasile e Russia, hanno dovuto affrontare la volatilità delle materie prime, in particolare del petrolio e stanno ancora pagando dazio. non a caso i segnali forex gratis sicuri continuano a sconsigliare di puntare sulle loro valute. Insomma, bisogna saper scegliere non solo quando investire, ma anche (e bene) dove.