Lavoro, ancora nulla di fatto nei negoziati per il popolo dei rider

Non è bastata una maxi riunione di alcune ore per raggiungere un accordo sul lavoro dei rider. Il vertice tra la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, i sindacati dei rider e Assodelivery (ossia l'associazione che riunisce Deliveroo, Glovo, Uber Eats e Social Food), non è andato al di là delle buone intenzioni.

Rider e disciplina del lavoro

lavoro riderLe piattaforme hanno dimostrato una generica disponibilità a rivedere il quadro normativo per il lavoro dei rider, che da tempo chiedono di essere portati fuori dall'incubo del lavoro a cottimo, delle paghe misere e dei diritti negati. Ma le posizioni sono distanti. Da una parte i sindacati chiedono un nuovo contratto, dall'altra c'è Assodelivery che difende il contratto collettivo nazionale appena siglato (dalla sola sola Ugl).

Riguardo quest'ultimo, crescono le lamentele dei rider, che denunciano un peggioramento delle condizioni di lavoro da quando è entrato in vigore. Dal canto suo la ministra Catalfo ha sottolineato che tale intesa violi la legge 128 del 2019, approvata proprio per dare maggiori tutele ai lavoratori della gig economy.

Just Eat se ne va

Bisognerà rivedersi settimana prossima, nella speranza di fare uno un passo verso l'altro e raggiungere così una intesa. Il popolo dei rider intanto guarda a Just Eat, che ha confermato di voler procedere a 3mila assunzioni a partire dal 2021. Peraltro il colosso del cibo a domicilio si sta sfilando proprio da Assodelivery, l’associazione delle piattaforme.

 

Quest'ultima nel frattempo tende timidamente la mano, si dice disponibile a dialogare ancora. "Siamo pronti a discutere nel merito su un quadro di regole che possa migliorare ulteriormente la crescita sostenibile del comparto". Ed anche se difende l’accordo con Ugl, fa capire che potrebbe fare qualche concessione. Tuttavia non si smuoverà dall'alveo di un contratto da lavoratori autonomi e non subordinati (cosa che farà Just Eat e che chiedono anche i sindacati).